
Jennifer e Federica
Montopoli in Valdarno (Pisa), 15 maggio 2017 - Oggi alle 15,30 a Montopoli Federica e la sorella Jennifer Bartoli, morta prematuramente a 21 anni, si separeranno fisicamente. Ma la fisicità in certi rapporti conta e non conta. Quando l’amore, perché in questo caso non si tratta di mero affetto, tra due sorelle è così viscerale nemmeno la morte può scalfirlo. Tantomeno scinderlo. Federica lo sintetizza benissimo: "Due corpi e una sola anima". Sensazioni che devono essere provate più che raccontate. Difficile anche condividerle. Ogni parola toglierebbe sempre qualcosa. Ma Federica ci proverà questo pomeriggio, durante il funerale, leggendo una lettera struggente dedicata alla sorella e al loro rapporto.
"Ciao amore mio. E’ arrivato il momento di salutarci. E’ così talmente doloroso che mi sembra di non viverlo. Erano sei anni e più che lottavi contro l’inquilino. Amavi la vita anche se ti aveva tolto la tua gioventù e la nostra mamma... E’ stato un onore averti avuto come compagna di vita. Eri, sei e sarai sempre la mia forte, unica e bellissima Nenni. Dacci la forza di continuare a vivere senza di te, ma per te".
E poi le citazioni su Facebook a cui Federica si è affidata nel tentativo non velleitario di spalmare un po’ di dolore. 2Vorrei raccontarti che ho imparato a non cadere. A non farmi del male. E a volere solo bene. Che non ho più paura. Che so già dimenticare. Che il tempo corre forte, ma ho imparato ad aspettare".
Lettere e citazioni con un denominatore comune: il fatto che non ci sia bisogno di godere di particolare empatia per sentire, valutare e apprezzare la profondità di certe parole. Scritte di pancia, sfiorando la testa, ma soprattutto usando l’inchiostro del cuore.