CARLO BARONI
Cronaca

Scandalo keu, altri siti sotto la lente. "Urgente avere un quadro chiaro"

L’inchiesta bis potrebbe interessare di nuovo la provincia di Pisa. L’intervento dell’onorevole Mazzetti

Sopralluoghi nei siti contaminati dal Keu

Sopralluoghi nei siti contaminati dal Keu

Pontedera (Pisa), 13 maggio 2024 - L’allarme non sarebbe limitato ai 13 siti emersi dalle indagini e incartati nei faldoni sul tavolo del giudice dalla Procura di Firenze che chiede il rinvio a giudizio di 24 persone e 6 società. Carabinieri forestali e Arpat, coordinati dalla procura - dopo aver bloccato con il blitz del 2021, quando scoppiò lo scandalo, il sistema di smaltimento illecito – da mesi pare stiano mettendo sotto la lente altri luoghi potenzialmente contaminati dal Keu, il prodotto dalla combustione dei fanghi di risulta delle concerie di Santa Croce che, da quanto emerso, veniva inviato all’impianto Lerose ben sapendo che – secondo l’ipotesi accusatoria – il reimpiego che sarebbe stato fatto dalla società Lerose di tale rifiuto era incompatibile con il rispetto dei limiti e requisiti di legge.

Così le "terre avvelenate" sarebbero finite anche in grandi appalti pubblici. Ma, appunto, i luoghi interessati da questa pratica, potrebbero essere di più. Secondo indiscrezioni, gli esami e le verifiche di Arpat e carabinieri si starebbero concentrando su una sessantina di siti in tutta la Toscana. Pare anche in provincia di Pisa e nell’aretino. Sulla vicenda, la procura di Firenze mantiene il massimo riserbo. Ma proprio da queste nuove risultanze investigative, stando a quanto si apprende, i pm avrebbero aperto un nuovo fascicolo parallelo al primo. Il caso è arrivato nei giorni scorsi anche in consiglio regionale quando l’assessore Monni ha risposto ad un’interrogazione della Lega. "L’assessore non può rivelare né dove, né quali siano gli altri siti nel mirino" dei controlli "perché" gli inquirenti della Dda di Firenze "potrebbero aprire un nuovo filone dell’inchiesta – ha detto Monni –. Nonostante le informazioni costantemente fornite io fornisco per la sesta volta la stessa risposta: è in corso un’attività ricognitiva da parte di Arpat in stretta connessione con la procura di Firenze. Ad oggi non sono noti gli esiti di tali indagini ma in ogni caso non è possibile rivelare dove siano gli altri potenziali siti oggetto di sopralluoghi e analisi".

Resta l’attesa per sapere dove sono le nuove aree dove potrebbe essere finito il Keu. Probabilmente con le stesse modalità come accaduto per la regionale 429 a Empoli, quindi usato come materiale di riempimento nella costruzione di strade. Sul caso interviene anche Forza Italia. "Sembra che siano molti di più i siti contaminati dal keu in Toscana – ha detto l’onorevole Erica Mazzetti, componente dell’ottava commissione ambiente – . Mentre le bonifiche partono sui siti già identificati, è fondamentale avere un quadro chiaro di tutti i nuovi siti contaminati. Ci sono in gioco dei diritti fondamentali come la salute e l’ambiente".