ORENTANO
di Carlo Baroni
Il pubblico ministero Egidio Celano, si apprende, ha chiesto l’interrogatorio di Francesco Lupino che, dopo il rigetto del ricorso al Riesame contro la misura cautelare, è detenuto nel carcere di Prato. "Stavamo valutando anche noi di chiedere l’interrogatorio – spiega l’avvocato Valentina Marcucci del foro di Lucca, i difensore del 49enne tatuatore di Orentano –. Poi è arrivata la richiesta da parte della Procura. Lupino vuole difendersi con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione: anche perchè si proclama innocente ed estraneo alla scomparsa di Khrystyna Novak".
L’avvocato Marcucci, da alcuni giorni, è affiancato da un’altro legale, l’avvocato Alessandro Baroni di Lucca, nella difesa di Lupino che la procura di Pisa accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere della 29enne ucraina. Lupino risponderà alle domande? All’interrogatorio di garanzia rimase in silenzio. "Ora però è diverso, vuole difendersi e dimostrare la sua innocenza – aggiunge l’avvocato Marcucci –. Con lui, proprio in questi giorni, stiamo valutando una serie di aspetti di questo complesso caso indiziario". Il rigetto del ricorso al Riesame, che ha lasciato il tatuatore in carcere, ha imposto un cambio di strategia e un impulso alle attività difensive. L’interrogatorio è previsto nel giro di pochi giorni.
Secondo la Procura la mattina del primo novembre 2020 Lupino suonò al citofono della villetta dove la Novak – scomparsa da Orentano il 2 novembre – era rimasta sola dopo l’arresto del suo fidanzato, il 41enne imprenditore Airam Gonzalez finito in manette proprio dopo una "soffiata" dello stesso Lupino. La ragazza vedendo che si trattava del tatuatore, prima gli riferì che non aveva bisogno di niente e poi, data l’insistenza del 29enne, con un gesto di stizza dalla finestra lo mandò via.
Alla scena assistette una vicina che ha riferito di aver visto il Lupino, a seguito del gesto della ragazza, reagire in maniera nervosa, sgommando con la macchina. Ma secondo gli inquirenti il 49enne tornerà un seconda volta, la sera. Per ucciderla. Lupino, secondo quanto riferito dal Gonzalez stesso aveva disponibilità delle chiavi della villa dell’imprenditore, dove si svolgevano i traffici illeciti tra i due. E aveva anche la pistola che, secondo le indagini della Squadra Mobile, potrebbe aver utilizzato per zittire la Novak e vendicarsi su Gonzalez che voleva chiudere i rapporti.