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La Altair Chimica è "amianto free". Sul tetto solo pannelli fotovoltaici
SALINE DI VOLTERRA (Pisa)
Un’azienda pronta alle sfide ambientali, che si libera di 50 tonnellate di tettoie in amianto nel cuore del suo stabilimento. Un passo in avanti all’insegna di economie green che, al posto delle lastre in amianto, vedrà nascere pannelli fotovoltaici.
È l’operazione che vede alla testa Altair Chemical di Saline di Volterra (Pisa), azienda leader nel settore chimico che ha appena concluso gli interventi operativi che in un biennio hanno portato alla rimozione delle coperture costruite in amianto.
Nel dettaglio, sono state smaltite oltre 50 tonnellate di lastre in cemento-amianto per un totale di 3.350 metri quadri di tettoie che saranno ora ricoperte con pannelli fotovoltaici portando la potenza complessiva, con gli impianti già installati, oltre i 600 kW.
La società chimica, che si occupa della produzione di idrossido di potassio, idrossido di sodio, ipoclorito di sodio e acido cloridrico, ha fortemente voluto eliminare i pannelli in amianto per bonificare definitivamente il sito produttivo, come cifra distintiva di un’ulteriore tutela dei 106 lavoratori occupati nello stabilimento toscano di Saline di Volterra.
"Questa operazione è parte integrante della nostra politica aziendale di sicurezza volta a garantire, attraverso investimenti dedicati - dice Roberto Vagheggi, direttore generale di Esseco Industrial e ceo della divisione Cloro-Alcali - sia il mantenimento del livello di malattie professionali a zero, sia l’obiettivo per gli zero infortuni. Ci impegniamo costantemente per migliorare lo stabilimento di Saline di Volterra in tutti i suoi aspetti affinché si possa garantire un luogo di lavoro sicuro e salutare per i nostri dipendenti e collaboratori nonché, di rimando, per la comunità che ci ospita".
Ilenia Pistolesi