CARLO BARONI
Cronaca

La battaglia al bullismo: "Problemi con i social per tanti nostri giovani"

Le lezioni nelle scuole del territorio del vice questore Luigi Fezza. Il progetto ha visto la partecipazione ad oggi di oltre duemila studenti.

Un incontro degli studenti a lezione di legalità con la Polizia di Stato

Un incontro degli studenti a lezione di legalità con la Polizia di Stato

Un reato subdolo che si insinua tra le fragilità dei giovanissimi, insulsi comportamenti che spesso colpiscono i più deboli, coloro che hanno qualche diversità fisica, sessuale o semplicemente perché sono troppo mansueti per reagire. Si chiama bullismo ed è purtroppo in crescita in tutti i suoi nuovi e vecchi volti. Lo dimostrano anche gli ultimi fatti di cronaca in città. In occasione della giornata internazionale contro il bullismo e il cyberbullismo è stato intensificato il progetto di educazione alle legalità da parte della Polizia di Stato che incontra gli studenti di ogni ordine e grado. Il dirigente del Commissariato di Pontedera, vice questore Luigi Fezza, già da inizio di quest’anno anno scolastico e con un intensificazione nel corso di questi ultimi giorni con l’approssimarsi della ricorrenza internazionale, ha tenuto diverse conferenze con gli studenti dei primi anni delle scuole superiori di Pontedera e con quelli delle scuole medie della Valdera e del Valdarno e con alunni di alcune classi quinte delle elementari.

Gli incontri, calibrati secondo la fascia d’età dei ragazzi, sono stati incentrati sul corretto uso dei social network e sulla sensibilizzazione dei ragazzi a evitare e segnalare i casi di bullismo e cyberbullismo, con la visione di video che riportava le storie di alcuni ragazzi suicidatisi per questi motivi. Per il liceo Montale di Pontedera è stata organizzata la visione al multisala Cineplex di Pontedera del film "Il ragazzo dai pantaloni rosa" che racconta la tragica vicenda di Andrea, un ragazzo vittima di bullismo. A causa delle numerosissime richieste sono stati effettuate lezioni con cadenza anche tri-settimanale. In totale, il progetto ha visto la partecipazione ad oggi di oltre duemila studenti.

Un progetto di grande efficacia: ci sono state diverse richieste emergenziali di alcune scuole medie per problematiche sorte sulle chat di Whatsapp di alcune prime medie. Al termine di alcuni incontri inoltre – da quanto apprendiamo – ci soni stati studenti che, con colloqui riservati, hanno segnalato problematiche relative all’uso scorretto dei social. Proprio per l’efficacia di questa iniziativa sono stati già programmati altri incontri con altre scuole e, in alcuni casi, come il 19 febbraio a Ponsacco, anche per i genitori per informarli sui pericoli della rete e dare qualche suggerimento per non essere colti impreparati. Conoscere i pericoli e saper leggere i comportamenti è fondamentale.

Carlo Baroni