"La Biancoforno presenterà reclamo"

La società Biancoforno annuncia nuovi passi legali contro la Cgil dopo l'epilogo della querela per diffamazione della segretaria Natasha Merola.

"La Biancoforno presenterà reclamo"

Operai della Biancoforno in assemblea In uno scatto dell’archivio Germogli di metà maggio

E’ una replica che annuncia nuovi passi legali quella che arriva dalla società Biaconforno ed è diretta alla Cgil. Al centro l’esito della vicenda della querela della segretaria della Flai Cgil di Pisa Natasha Merola e del suo epilogo in tribunale. La Merola fu querelata dai titolari dell’azienda dolciaria con l’accusa di diffamazione. "La a società Biancoforno ed i signori Luca e Franco, in merito all’articolo intitolato “Non ci fu diffamazione su Biancoforno”, nel quale si riporta la notizia dell’avvenuta archiviazione del procedimento pendente a carico della signora Merola per diffamazione – si legge nella nota dell’azienda –, appare doveroso osservare che l’archiviazione non è stata disposta perché “non ci fu diffamazione su Biancoforno” ma perché la diffamazione è stata ritenuta non punibile perché il fatto è stato ritenuto di particolare tenuità". A tal proposito la Biancoforno annuncia che " la definizione del procedimento perparticolare tenuità lascia aperta la risarcibilità del danno arrecato". Cosa comunque chiuso? Per la Biancoforno no: "Il provvedimento di archiviazione è ancora soggetto a reclamo che la società ha già predisposto".

Una replica alla Cgil che aveva detto: "Il giudice per le indagini preliminari ha dichiarato inammissibile l’opposizione della parte offesa alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero – era nella nota del sindacato – e quindi ha emesso il decreto di archiviazione. Adesso quindi possiamo affermare con ancor più forza e ragione che nel contenuto di un messaggio Whatsapp tra la segretaria della Flai Cgil e gli iscritti alla nostra organizzazione, non vi fossero frasi diffamatorie".