Nelle stanze di Palazzo dei Priori si fa strada l’elogio all’educazione e ai modi garbati. Il sindaco Giacomo Santi ha appena nominato Angela Piccicuto, assessore al welfare, semplificazione amministrativa e progettazione sociale, anche assessore alla gentilezza. Cosa vuol dire, in sostanza? Il ruolo della delega alla gentilezza consiste nell’occuparsi, nel perimetro del ruolo istituzionale, di attuare pratiche mirate a favorire la diffusione della cultura della gentilezza e di condividere comportamenti capaci di innescare una relazione positiva e costruttiva tra le istituzioni con le loro comunità e i cittadini tra di loro. In Italia, sono circa 80 i Comuni che hanno aderito alla rete nazionale "Assessori alla gentilezza- Associazione Cor et Amor" che promuove, attraverso un impegno coordinato dei Comuni, la realizzazione di un percorso di trasformazione sociale e civile condiviso dalle amministrazioni e dalla collettività.
Attraverso la creazione di nuove relazioni collaborative, gli assessori alla gentilezza favoriscono così la nascita e lo sviluppo di nuove pratiche costruttive condivise nelle comunità e nel loro tessuto sociale, coinvolgendo le istituzioni e i cittadini in un’organizzazione allargata e partecipativa. E quali sono gli obiettivi dell’assessorato alla gentilezza all’interno del Comune di Volterra? "E’ un ruolo che riguarda non solo il fatto di porre accenti importanti, anche se sembrano scontati o solo simbolici, a un linguaggio corretto e garbato nel circuito comunale e nel rapporto fra istituzioni e cittadinanza - risponde il sindaco Giacomo Santi - perché l’assessore alla gentilezza, e non a caso la nomina è stata assegnata all’assessore Piccicuto che già si occupa di tematiche sociali, può dare informazioni su molti aspetti dell’educazione che afferiscono alla vita di tutti. L’educazione verso i disabili, gli anziani, le persone in difficoltà. E la necessaria educazione nel mantenere il decoro urbano".
"Mi sono follemente innamorata di questo progetto - spiega la neo assessora alla gentilezza Piccicuto - e è mia intenzione metterlo in pratica. Ho proposto un progetto scolastico sul linguaggio, in particolar modo rivolto ai bambini. Spesso di usano frasi indicibili, che hanno a che fare con malattie serie, per offendere qualcuno. E succede anche in ambito scolastico, fra i ragazzini. E poi pensiamo al linguaggio politico. Forse ci stiamo disabituando alla gentilezza? Non devono prevalere forme di discriminazione in ogni ambito, nei fatti e anche nel linguaggio, perché le parole negative possono divenire macigni per chi le riceve. Intanto a marzo promuoveremo la Prima Giornata della Gentilezza dedicata ai nuovi nati" conclude Piccicuto.