di Gabriele Nuti
La città del commercio perde uno dei suoi pionieri. Ernesto Ghera si è spento ieri notte all’età di 93 anni. Fino a un mese fa si poteva trovarlo ancora dietro il bancone del grande negozio di articoli per la casa e da regalo e giochi in via San Faustino, con ingresso anche da via Mazzini. Ghera è uno dei marchi più noti di Pontedera, conosciuto ben oltre i confini provinciali.
Nato a Villa Basilica, Ernesto iniziò a frequentare Pontedera alla fine degli Quaranta quando suo padre veniva a Gello a curare le serre di una famiglia di agricoltori della campagna pontederese. Ernesto, invece, raccoglieva la cartaccia dalla Piaggio e da altre aziende e la portava nelle cartiere della Lucchesia per la trasformazione in carta riciclata che rivendeva. Il suo primo lavoro è stato quello di commerciante di carta. Un precursore. Nel 1952 Ernesto Ghera si sposò con Siria (scomparsa lo scorso anno e della quale oggi sarebbe stato festeggiato il compleanno) e fondò il negozio Ghera con il fratello Felice. Negli anni Settanta, dopo la divisione dal fratello, Ernesto "il vero Ghera" come scrisse in un volantino pubblicitario e di informazione ai corrieri, si trasferì nell’attuale fondo di via San Faustino. E lì è cresciuto passando dalla vendita di soli articoli per la casa alle ideee regalo e ai giochi. Impossibile, da Ghera, non accontentare un bambino o una bambina.
Negli stessi anni Settanta Ernesto Ghera ebbe la brillante idea di iniziare la vendita dei carrelli per le tende e poi i caravan. Un precursore anche in questo. Da due anni la vendita dei caravan è stata chiusa e tutta la famiglia si è riunita nella gestione del negozio dove ora proseguono l’attività di Ernesto la figlia Rosanna, il nipote Luca e il genero Luca Lonsi e, per dare una mano quando c’è bisogno, anche la nipote Elisa. Il funerale di Ernesto Ghera avrà luogo oggi alle 15 in Duomo. Seguirà la sepoltura nel cimitero della Misericordia.