CARLO BARONI
Cronaca

La città e il dilemma del Cencione: "Troppa spesa per 18 posti auto"

Il Gruppo Misto interroga il sindaco sul progetto che prevede investimenti per 3 milioni e 200mila euro

Si è aperto il dibattito dopo che è stato approvato lo studio di fattibilità per l’ampliamento del parcheggio del Cencione che è in attesa di nuovi posti da anni

Si è aperto il dibattito dopo che è stato approvato lo studio di fattibilità per l’ampliamento del parcheggio del Cencione che è in attesa di nuovi posti da anni

E sul futuro del Cencione è già polemica. Quel futuro che la giunta Giglioli ipotizza in un investimento da 3milioni e 200mila euro per mettere in sicurezza il versante e realizzare, al contempo, anche nuovi posti auto. Non un raddoppio, come inizialmente avrebbe dovuto essere quando l’infrastruttura fu inserita nel project financing che è poi naufragato lasciando lettera morta opere stretegiche per il territorio.

All’attacco il Gruppo Misto con Manola Guazzini: "Le relazioni del progetto approvato in linea tecnica prevedono tre diverse alternative progettuali, di cui la prima prevede la realizzazione di 18 nuovi posti macchina ampliando il parcheggio esistente verso ovest, e comporta l’esproprio di alcune aree private – spiega Guazzini – la terza propone di incrementare di 20 il numero dei posti macchina sopraelevando l’attuale piano 0 del parcheggio; la seconda, che però i progettisti ritengono di funzionalità più problematica perché allontanerebbe i nuovi posti macchina dall’ascensore, prevede la realizzazione di un parcheggio bis di 160 nuovi posti in prossimità della via d’accesso al parcheggio, e comporterebbe anch’essa l’esproprio di alcune aree private".

E quindi? "I costi dell’operazione sembrano davvero molto elevati, specie se rapportati alle ipotesi 1 e 3, che comporterebbero per ogni nuovo posto macchina un costo rispettivamente di oltre 181 mila e di oltre 162 mila euro, mentre la seconda, che appare quasi scartata dai progettisti, ridurrebbe il costo a 20.386 euro – sottolinea il gruppo misto –. Il consolidamento della rupe di San Miniato richiederebbe, secondo noi, di essere affrontato in modo organico e non a pezzi, come invece sta avvenendo attualmente per via Bagnoli, per la Valle del Cencione e le sue adiacenze, per l’area di Via Catena".

Da qui l’interrogazione al sindaco per sapere "in base a quali criteri, in quali tempi e con quali modalità ci sarà il coinvolgimento del consiglio comunale e della popolazione e dei suoi organi di partecipazione, in particolare la consulta territoriale di San Miniato, per procedere alla scelta tra le alternative progettuali prospettate dai progettisti". Guazzini chiede anche se si intende individuare "una sede di discussione tecnico-politica in cui impostare organicamente il tema del consolidamento della rupe di San Miniato", e "quali tempi sono prevedibili per la realizzazione dei lavori di ampliamento e consolidamento del parcheggio del Cencione".

Carlo Baroni