La coalizione civica rischia di spaccarsi

A Ponsacco la coalizione civica di D’Anniballe rischia di spaccarsi per mancato apparentamento ufficiale con il centrodestra di Gasperini, che mira a mantenere il controllo sul consiglio comunale. Ferretti di ‘Civitas Ponsacco’ si schiera con Gasperini.

La coalizione civica rischia di spaccarsi

La coalizione civica rischia di spaccarsi

Niente apparentamento ufficiale e la coalizione civica di D’Anniballe rischia davvero di spaccarsi. Pochi giorni al ballottaggio e a Ponsacco accade di tutto. Nelle scorse ore il centrodestra guidato da Gabriele Gasperini ha aperto un tavolo con le tre liste civiche coordinate da D’Anniballe per mettere in piedi un apparentamento ufficiale. L’intesa però non è stata raggiunta. "In questi giorni – spiega D’Anniballe con la sua lista ‘Insieme CambiAmo Ponsacco’ - abbiamo, ed ho personalmente, cercato in ogni modo possibile di ripresentare il progetto civico alla cittadinanza interfacciandomi con il raggruppamento di centrodestra, l’unico con cui si potesse dialogare, ma affinché il grande consenso potesse essere riconfermato era necessario che i partiti del centrodestra avessero fatto un passo di lato e ci avessero consentito l’apparentamento". Il motivo del mancato accordo lo spiega lo stesso D’Anniballe: "La nostra proposta è stata rifiutata dai partiti nazionali per motivi politici, proprio in virtù della necessità dei medesimi di mantenere un controllo maggioritario sulle decisioni del consiglio comunale".

La posizione della coalizione di Gasperini è chiara: la priorità è vincere, ma anche avere la possibilità di avere un controllo successivo sul consiglio comunale godendo di una maggioranza solida. Ma se l’apparentamento ufficiale non c’è, già esponenti di spicco del progetto civico si sfilano e prendono posizione. Samuele Ferretti, anima di ‘Civitas Ponsacco’ è infuriato. "Sono sconcertato – spiega – dalla decisione di non accettare l’offerta di Gasperini. La proposta fatta dal candidato di centrodestra era ottima anche se non prevedeva un apparentamento ufficiale. Invece ha prevalso la logica burocratica piuttosto che la volontà di cambiare le cose. Per tre anni e mezzo mi sono battuto e non mi fermo adesso. Sto con Gabriele Gasperini e lo sosterrò fino alla fine".

Saverio Bargagna