La crisi brucia sulla pelle: "Il governo è assente"

Duro attacco della Cgil del Cuoio: "Servono risposte immediate sulla Cigs". Sindacati preoccupati per ciò che potrebbe accadere da qui a fine agosto.

La crisi brucia sulla pelle: "Il governo è assente"

Duro attacco della Cgil del Cuoio: "Servono risposte immediate sulla Cigs". Sindacati preoccupati per ciò che potrebbe accadere da qui a fine agosto.

Il mondo della pelle è entrato nelle ferie con tutta la drammaticità di un calo di lavoro che rischia di deflagrare a settembre. I sindacati attaccano il governo e parlano di mancate risposte all’emergenza. "Che da subito richiederebbe interventi immediati sull’estensione degli ammortizzatori sociali, soprattutto per quanto riguarda le ditte artigiane – spiega Alessandro Conforti (Filctem Cgil) –. Siamo di fronte ad un Governo che rimanda irresponsabilmente la questione a settembre vanificando, in mancanza di misure straordinarie sulla durata e sul rifinanziamento degli ammortizzatori, altre importanti iniziative, come quelle messe in campo dalla Regione in tema di percorsi formativi settoriali".

La preoccupazione è altissima. In ballo c’è la tenuta del distretto dove sono già fioccati centinaia di licenziamenti. "Ribadiamo che siamo molto preoccupati per quello che potrebbe accadere da qui a fine agosto nel distretto conciario – aggiunge Conforti – dove ci potrebbero essere aziende che decidono di non riaprire dopo le ferie estive.

Servono risposte immediate sulla cassa integrazione ed in contemporanea un progetto di politiche industriali che sostenga la filiera della moda nelle transizioni in corso".

"Non ci possiamo permettere di perdere posti di lavoro e competenze in un settore strettamente legato ad un concetto, quello del Made in Italy, che il Ministero delle Imprese ha voluto aggiungere nel proprio nome istituzionale – prosegue la Filctem –. Chiediamo anche il sostegno degli amministratori locali, ed in particolare ai sindaci del distretto conciario, affinché si facciano portavoce e sensibilizzino il governo su un tema che rischia di avere pesantissime ricadute sociali sui loro territori, e non solo, e che mette a rischio l’occupazione di centinaia di lavoratrici e di lavoratori con le loro rispettive famiglie che su quei redditi hanno costruito la propria aspettativa di vita".

"Riteniamo importante che il tavolo di distretto monitori con grande attenzione la situazione in corso al fine di continuare ad evidenziare la necessità di interventi urgenti da parte del governo e per provare a gestire con la massima attenzione la salvaguardia dei posti di lavoro e della continuità aziendale". conclude Conforti.

Carlo Baroni