REDAZIONE PONTEDERA

La diocesi si prepara al Giubileo

Fervono i preparativi per i festeggiamenti dei 400 anni della chiesa sanminiatese. Al lavoro una commissione

Lo striscione sarà il simbolo di un evento. I 400 anni della Diocesi di San Miniato. E uno striscione davanti a ogni parrocchia legherà, idealmente, le tantissime comunità come fossero una sola. Ma tutte in cammino verso il giubileo di dicembre 2022. Nei giorni scorsi – si apprende da "La Domenica", voce ufficiale della curua sanminiatese – l’artista Luca Macchi è stato incaricato di elaborarlo. Macchi ha presentato tre bozzetti, tra i quali è già stato individuato quello che iconograficamente risponde meglio all’assunto dell’evento giubilare.

L’immagine verrà presentata in una delle prossime domeniche di Quaresima. Qualche piccola anticipazione però vciene diffusa: il logo riporta l’immagine del Cristo benedicente in vesti regali, che accoglie tra le sue braccia i simboli del pane, del vino, del pastorale e della mitria vescovili oltre al profilo inconfondibile della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio. Il tutto in una impaginazione semplice e al contempo solenne.

Ad elaborare il programma degli eventi sta lavorando una commissione ad hoc. Tra gli appuntamenti già anticipati: il pellegrinaggio dei giovani, in periodo estivo, da Orentano a Lucca (Lucca è stata la sede episcopale da cui San Miniato è gemmata).

Restano in campo anche gli ipotizzati pellegrinaggi sulla tomba di Sant’Agostino a Pavia (città di provenienza di monsignor Migliavacca) e a Piacenza (città dell’indimenticato vescovo sanminiatese Paolo Ghizzoni). Non è del tutto abbandonata nemmeno l’idea di fare – si apprende –, a partire dal 2022, i pellegrinaggi in Terra Santa (inizialmente previsto per l’agosto 2020) a Lourdes e a Roma.Il 25 agosto è poi confermata la tradizionale Messa solenne agli scavi archeologici di San Genesio per la festa del patrono della diocesi. Quest’anno sarà proprio il vescovo di Lucca Giulietti a presiedere la celebrazione eucaristica.

Per quanto riguarda le iniziative di carattere più strettamente culturale, è in via di completamento l’edizione critica di un volume lasciato incompiuto da Graziano Concioni, l’archivista della diocesi scomparso nell’ottobre 2017. Contestualmente a questo testo c’è anche l’ intenzione di far conoscere a un più vasto pubblico il monumentale volume contenente i manoscritti del Beato Pio Alberto Del Corona, curato dallo stesso Concioni e edito nel 2015. Infine è allo studio la realizzazione di un’esposizione sui 400 anni di storia diocesana.

C. B.