
Assemblea dell’amministrazione comunale con la cittadinanza sul destino dell’impianto "La società ha condiviso alcune idee che potrebbero contribuire a ridurre i tempi".
POMARANCEQual è il futuro della discarica della Bulera? Ne hanno discusso cittadini e amministrazione comunale in un’assemblea giovedì sera, la prima tappa di un percorso che segnerà il destino dell’impianto per rifiuti pericolosi e non ubicata in località Bulera nel Comune di Pomarance. L’assemblea è stata l’occasione sia per ripercorrere la storia della discarica, soffermandosi in modo particolare sulle attività della società Dimensione Ambiente subentrata che gestisce l’impianto. L’obiettivo: capire come poter arrivare a una rapida chiusura del sito. "Tutto ruota infatti – precisano dal palazzo comunale – sui tempi e sulle modalità di chiusura della discarica che dopo la pandemia da Covid 19 e un andamento non favorevole del mercato ha subìto un notevole rallentamento dei conferimenti dei rifiuti necessari per poter pervenire alla corretta profilatura dell’impianto e alla sua conseguente chiusura come richiesto dalla normativa. A fronte della richiesta di pervenire quanto prima possibile alla chiusura del sito, la società ha proposto e condiviso nell’assemblea del 10 aprile alcune idee progettuali che in vario modo potrebbero contribuire a ridurre i tempi e a migliorare - secondo le valutazioni dell’azienda- la gestione complessiva dell’impianto". Quattro sono le possibilità prospettate: gestire in loco il percolato prodotto dall’impianto, reperimento dai terreni circostanti la discarica dei necessari quantitativi di argilla per l’impermeabilizzazione della discarica, provenienza del conferimento dei codici di rifiuti HP4-HP5-HP6 (già ammessi dalle società Enel, Altair e SCL…) anche da altre realtà e, infine, conferire in discarica residui contenenti amianto derivante da bonifiche di Enel Green Power. "Le prime due proposte – analizza l’amministrazione comunale – avrebbero come risultato quello di ridurre notevolmente il transito dei camion verso la discarica (attualmente 50-60 al giorno) potendo così intensificare gli ingressi nel sito per il solo conferimento dei rifiuti, aspetto che consentirebbe di raggiungere la profilatura richiesta in tempi più rapidi. Obiettivo quest’ultimo perseguibile anche con la terza opzione in quanto il fabbisogno di conferimento dei codici HP4-HP5-HP6 è in costante aumento. Il quarto punto contribuirebbe invece ad accelerare la bonifica del territorio dall’amianto".I propositi dell’azienda dovranno poi passare al vaglio della commissione comunale sulla discarica di cui fanno parte tutti gli esponenti del consiglio, commissione a cui parteciperanno anche i tecnici del Comune e i consulenti dell’Università di Bologna. A seguire, le considerazione emerse in commissione saranno oggetto di un confronto con i rappresentanti della Regione e di Arpat. Il tutto sarà poi riportato in una nuova assemblea pubblica.