ILENIA PISTOLESI
Cronaca

La fabbrica sarà più inclusiva: "Corsi contro le violenze"

La Smith international Spa di Saline di Volterra dà il via ai corsi per i dipendenti "Percorso di formazione per sviluppare una consapevolezza. L’educazione è alla base".

La fabbrica sarà più inclusiva: "Corsi contro le violenze"

Costruire una narrazione contro violenza di genere e discriminazioni perché si creino nuovi strati di pelle capaci di innescare processi di consapevolezza in una comunità, quella della fabbrica, che è a sua volta una società viva, scandita da intrecci interpersonali. La Smith International Spa, stabilimento con sede a Saline, parte del gruppo SLB, dove si producono scalpelli per il settore oil & gas, mette a punto un piano che ha come architravi l’inclusione e la sensibilizzazione ai temi che afferiscono alle barbarie della violenza perpetrata contro le donne. Un progetto che è declinato a sfaccettature. E’ la fabbrica che si fa officina di idee e di progetti mirati a abbattere stereotipi di genere, di credo religioso, di appartenenza intrinseca a una società che non è quella italiana, e a far germogliare un seme, in un ambiente che è oltre il 90% composto da uomini: un passo di crescita personale e collettiva sui temi degli abusi.

"Tra la fine del 2023 e gli inizi del 2024 partiranno una serie di incontri in fabbrica fra i nostri dipendenti e le psicologhe del centro antiviolenza di Lucca - spiegano, per Smith, la responsabile risorse umane Fernanda Gugliotta e Riccardo Gronchi, responsabile ingegneria di produzione - la violenza di genere è un problema di tutti. Avvieremo un percorso di formazione per sviluppare una consapervolezza, perché l’educazione è la base. E’ la responsabilità sociale che nasce all’interno del luogo di lavoro, per quanto ci attiene, essendo azienda metalmeccanica, per la stragrande maggioranza composta da uomini. La fabbrica assorbe 8 ore al giorno della vita di una persona, è un ente vivo e non possiamo volgere le spalle a certe tematiche". Smith ha circa 140 dipendenti tra diretti e indiretti: le donne nel settore produzione sono 2 operatrici alle macchine utensili e 3 al controllo qualità. "C’è quindi una barriera da abbattere - rimarcano i responsabili - perché vi siano più donne in fabbrica, cogliendo il valore legato alle diversità. Sul mercato sono presenti poche ingegnere, ancor meno donne tecniche specializzate. Per questo è in corso un processo di nuova ingegneria. I macchinari, in qualsivoglia stabilimento, sono tarati per una corporatura media che fa riferimento a quella maschile. Motivo che ci ha spinto a rivedere i nostri macchinari affinché siano accessibili a tutti, per avere un ambiente di lavoro più inclusivo". E il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Smith inaugurerà una panchina rossa nello stabilimento.