La Fi-Pi-Li, code e guai. La raccolta firme contro il pedaggio ai tir

La battaglia sul futuro della Fi-Pi-Li e sull'ipotesi del pedaggio continua, con Forza Italia contraria e in raccolta firme. La strada, ormai pericolosa, suscita preoccupazioni per la sicurezza e la gestione.

La Fi-Pi-Li, code e guai. La raccolta firme contro il pedaggio ai tir

La battaglia sul futuro della Fi-Pi-Li e sull'ipotesi del pedaggio continua, con Forza Italia contraria e in raccolta firme. La strada, ormai pericolosa, suscita preoccupazioni per la sicurezza e la gestione.

Mentre continua, giorno e notte, l’odissea degli automobilisti, prosegue la battaglia sul futuro della Fi-Pi-Li, sull’ipotesi del pedaggio e sull’urgenza di mettere in sicurezza una strada che è diventata ormai un pericolo costante. "Forza Italia si è sempre opposta alla messa a pedaggio di una arteria così importante per l’economia e i posti di lavoro della Toscana intera, e continuiamo con la raccolta di firme", dicono il capogruppo azzurro al Consiglio regionale, Marco Stella e il consigliere provinciale Roberto Sbragia. "La Toscana e il suo futuro, nella gestione della Fi-Pi-Li, così come in altre scelte amministrative regionali, non può basarsi su cambi di direzione continui - osservano Stella e Sbragia - che smentiscono il pregresso con mezzi passi indietro su scelte pubblicizzate come definitive, e su cui la Regione ha addirittura già speso risorse pubbliche. Le alzate di scudi dei settori economici e produttivi, così come del mondo lavorativo che sostiene la vita di migliaia di cittadini è stato per noi un grido di allarme da non lasciare inascoltata". Peraltro Toscana Strade, la società in house che dovrebbe gestire la "veloce", è stata varata dalla giunta ma ancora sembra lontana dal diventare operativa. Mentre la Fi-Pi-Li ha passato un’ altra estate di caos fra code, indicenti, e pericoli.