
Pubblica assistenza, squadre arrivate anche da oltre provincia. L’assessore Belli: "La volontà è quella di organizzare altre giornate simili".
La città in emergenza per due giorni, con campi base, decine di mezzi della Protezione civile ed un esercito di circa 130 volontari e volontarie della Pubblica assistenza arrivati da tutta la provincia e non solo. Una maxi esercitazione ha coinvolto Pontedera nelle giornate di sabato e domenica scorsi, un weekend di formazione per i volontari neofiti ed un’occasione per esercitarsi per chi invece è già formato. Piazza del mercato si era trasformato in un campo base, con tende e alloggio volontari. La frazione di Montecastello è stata presa d’assalto per esercitarsi sugli scenari post terremoto o comunque isolamento della frazione. Nella zona nord della città, vicino al fiume Arno in zona ponte alla Navetta, sono state messo in atto le idrovore per pompare l’acqua. Al Villaggio Piaggio è stato simulato lo svuotamento della vasca di piazza Donna Paola Piaggio, come si dovesse svuotare una cantina o un locale in un post alluvione. Esercitazioni anche a Bientina e Santa Maria a Monte, qui soprattutto con le squadre cinofili per la ricerca di persone in bosco e nelle abitazioni. Era 25, così si è chiamata questa manifestazione, ha avuto un’ottima riuscita, come testimonia anche l’assessore alla Protezione civile, Mattia Belli.
"Sono stati due giorni molto intensi – ha detto Belli, che già dal venerdì pomeriggio, quando si è iniziato a montare il campo base in piazza del mercato, ha cercato di seguire da vicino tutte le operazioni –. Si è partiti dal venerdì con i primi allestimenti e si è proseguito sabato mattina. Sabato pomeriggio poi sono state fatte le isole di formazione, per tutti gli ambiti. Sono stati attivati i mezzi speciali, la segreteria per il coordinamento e l’organizzazione delle operazioni ecc. È stato interessante anche assistere all’organizzazione del pranzo, proprio come fossimo in emergenza. Domenica mattina poi sono stati messi in pratica gli scenari, tra cui quello a Montecastello, con l’apertura di una strada alternativa per accedere alla frazione isolata, con tanto di simulazione di abbattimento degli alberi d’intralcio e poi l’allestimento, al campo sportivo, di un campo base distaccato dove trasferire tutta la popolazione". Un’esperienza da rifare. "È stato bello vedere i volontari fare squadra non solo all’interno della loro associazione ma anche tra le varie associazioni della provincia – dice Belli – la volontà dell’amministrazione è quella di organizzare altre giornate simili, magari anche con altre associazioni e con il coinvolgimento anche del Centro operativo comunale".