NICOLA PASQUINUCCI
Cronaca

La grande balena preistorica Scoperta nel 2006 a Orciano diventa un simbolo a Milano

Il gigante dei mari riprodotto grazie a un gioco di luci, metalli e plexiglass. E l’amministrazione comunale pensa a un museo e a un’installazione artistica.

La grande balena preistorica Scoperta nel 2006 a Orciano diventa un simbolo a Milano

di Nicola Pasquinucci

Orciano Pisano

C’era una volta una balena in fondo al mare, anzi no, in fondo al campo... Potrebbe essere questo l’inizio di una storia, in questo caso vera, che nasce nella campagne di Orciano Pisano quando nel 2006, un giovane ricercatore di conchiglie trovò un grosso osso. Fu poi accertato che era una vertebra di balena e poco dopo iniziò la campagna di scavo. Bene, sotto il terreno agricolo, spuntò un cetaceo lungo 10 metri che aveva finito la sua vita proprio lì, a 150 metri di profondità, perché nella preistoria, in particolare nel Pliocene, tutto intorno era sommerso dal mare. Fu un ritrovamento eccezionale e il fossile fu portato a Firenze per essere restaurato e ricomposto per fare bella mostra di sè al museo di Storia naturale di Firenze dove attualmente è custodito insieme ad altri reperti che Orciano, nell’800, ha regalato alla storia.

Tutto è rimasto così per anni, con la speranza, dell’allora amministrazione comunale di Orciano Pisano, di riportare a “casa“ una copia della balena, o almeno qualcosa che la ricordi. Ma i costi troppo alti per una piccola amministrazione, costrinsero a riporre il sogno nel cassetto. La storia però dal passato arriva al presente e cambia registro quanto entra in scena un personaggio che si rivelerà fondamentale. Si chiama Antonio Contini, è livornese ma la famiglia del padre ha origine proprio a Orciano Pisano. Un giorno, venuto a conoscenza del ritrovamento, tramite l’associazione culturale locale “La Compagnia dell’Orcio”, ottiene l’assenso dell’amministrazione comunale e scrive alla Lombardini 22, realtà leader in Italia in architettura e ingegneria, chiedendo aiuto per far “rivivere” nel paese il mito della balena.

L’appello non cade nel vuoto e la Lombardini 22 decide di portare al Fuorisalone di Milano, durante la settimana del mobile, una gigantesca riproduzione, stilizzata, del cetaceo. Nove metri di metalli e plexiglass che si animano grazie a un gioco di luci e che ora il comune pisano spera di poter accogliere per esporla. "Vorremmo creare un piccolo museo legato alla balena, ai ritrovamenti in questa terra, e dare spazio all’opera della Lombardini 22", spiega Enrico Grechi, assessore e vicesindaco, e all’epoca del ritrovamento, già assessore. Ma c’è di più, l’amministrazione guidata dalla sindaca Giuliana Menci, si mette in moto per coronare un altro sogno, quello di creare una grande installazione artistica da collocare nel paese per ricordare il suo gigante. Proprio per questo l’evento di Milano è servito ad accendere un faro a cui si è aggiunto un progetto di impact investing di Save The Planet per raccogliere fondi e idee. "Il Comune metterà a disposizione un luogo – conclude Grechi – per l’opera artistica che decideremo di accogliere" La balena ha finalmente preso il largo e potrebbe tornare, prima o poi, nella sua Orciano.