La magia contagiosa del Messico cambia il volto di Terricciola

La prima edizione del Dia de los muertos tra candele e altari.

La magia contagiosa del Messico cambia il volto di Terricciola

La prima edizione del Dia de los muertos tra candele e altari.

TERRICCIOLA

Terricciola si fa Messico per ospitare la prima edizione del Dia de los muertos. Così la tradizionale festa messicana di fine ottobre e inizio novembre ha fatto tappa, ieri pomeriggio, nel borgo dell’alta Valdera con i suoi colori, suoni e sapori. Una festa organizzata della Pro Loco di Terricciola e il patrocinio e il supporto del Comune, iniziata nel tardo pomeriggio per proseguire fino a notte inoltrata.

Tra le vie del centro storico gli spettacoli con il fuoco di Silvio Baccellini, la musica dei Mariachi El Magnifico de Florencia e i cantastorie della tradizione messicana. E poi ancora animazione e laboratori per i più piccoli e la musica dei Dj Citi, Elysa G. e i fratelli Bruni con il loro progetto artistico Pongo. Anche il cibo era a tema con le ricette tipiche del centro America.

Nel giorno che la religione cattolica attribuisce al ricordo dei defunti in tantissimi hanno scelto di festeggiare quello che è l’equivalente messicano, ossia una festa caratterizzata da musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte. Fiori rossi, teschi e tantissimi richiami al Messico.

Candele, altari e cibo, un modo per ricordare i propri antenati defunti celebrando la memoria del passato, onorando i morti e allo tempo stesso celebrando la potenza della vita, in ogni sua forma.