La nostra economia. Ok agricoltura e turismo. Ma sos invecchiamento

Il rapporto della Camera di Commercio sul cambiamento del tessuto locale. Campanello d’allarme l’indice di anziani: quasi tre per ogni giovane . .

La nostra economia. Ok agricoltura e turismo. Ma sos invecchiamento

Un artigiano dell’alabastro (foto archivio)

VALDICECINA

La Valdicecina è un territorio in evoluzione ricco di sfide e potenzialità e lo dimostra il rapporto economico stilato dalla Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest che ha tracciato un bilancio della situazione economica degli ultimi 10 anni. A fine 2023 la Valdicecina contava 3.416 imprese, registrando una flessione complessiva del 3,8% rispetto al 2013. Tuttavia, il tessuto economico ha mostrato resilienza, soprattutto grazie alla crescita del settore turistico e agricolo, pilastri fondamentali dell’economia locale. Il turismo ha registrato un incremento del 26% dei pernottamenti nel decennio, segno di un’area che continua a richiamare visitatori grazie alla sua ricchezza culturale, alle bellezze naturali e alle tradizioni enogastronomiche.

La capacità ricettiva ha assecondato questo percorso, registrando un aumento dell’offerta del 22% nel giro di dieci anni, arrivando a circa 500 strutture, che rappresentano il 31% dell’offerta provinciale e il 48% dei posti letto. Il settore trainante è l’agricoltura, che malgrado la riduzione delle aziende, rappresenta il 33% delle imprese locali e ha una dimensione media di 25 ettari, dimostrando grande capacità di adattamento. C’è infatti un forte aumento delle superfici destinate alla produzione biologica, ora superiori ai 20.000 ettari, dato che indica un settore che, pur ridimensionato in termini quantitativi, punta sulla qualità e sulla sostenibilità ambientale per garantirsi un futuro.

Nota dolente è l’invecchiamento della popolazione. La Valdicecina, che alla fine del 2023 contava 29.493 abitanti, mostra infatti un elevato indice di vecchiaia, con quasi tre anziani per ogni giovane, tendenza che quest’anno è stata di poco invertita. Anche i livelli di istruzione sono inferiori alla media provinciale: solo il 13% della popolazione ha un titolo di studio terziario, rispetto al 18% della provincia di Pisa. Anche dal punto di vista femminile si possono fare passi avanti: solo il 30% delle attività dell’area e l’8,1% delle imprese agricole ha donne nel personale. Altra nota dolente il commercio tradizionale, che registra un -0,4% nel 2023 che diventa un -14% se si considera l’ultimo decennio), in parte dovuta al calo demografico e all’evoluzione delle abitudini di acquisto, sempre più orientate verso il commercio elettronico e i centri commerciali. Molti piccoli esercizi commerciali hanno chiuso, soprattutto i bar che in dieci anni hanno subito un calo di quasi il 20%. Bene invece la ristorazione, aumentata del 28,6% grazie al turismo e alla valorizzazione dell’enogastronomia locale.

Anche l’immobiliare ha vissuto sviluppi contrastanti: i prezzi delle abitazioni sono cresciuti del 6,7% mentre le transazioni risultano in calo. Un trend che sembra riflettere l’aumento della domanda per chi cerca seconde case o immobili da mettere affittare ai turistici, mentre la domanda residenziale locale rimane contenuta a causa dell’invecchiamento della popolazione e, appunto, ai prezzi elevati. Le qualità più grandi della Valdicecina restano però salde: geotermia, alabastro e sale rimangono elementi caratterizzanti del territorio, offrendo opportunità economiche e turistiche. In particolare, la geotermia non solo produce energia rinnovabile ma contribuisce anche ad attrarre visitatori, mentre l’alabastro mantiene il suo valore economico-culturale.

Mar.Fer.