Alla costituzione della Cer hanno aderito 10 soggetti, tra cui cittadini, imprese e associazioni del terzo settore. L’obiettivo è quello di ampliarla con adesioni da tutto il territorio. Siamo a San Miniato Basso. E anch qui i cittadini e le imprese soffrono dei sempre crescenti costi energetici. La strada dell’autoproduzione energetica attraverso i sistemi fotovoltaici rappresenta oggi la soluzione alternativa più percorribile, grazie soprattutto ai sempre più bassi costi impiantistici.
Per dare una risposta a questa situazione, un gruppo di cittadini e di imprese di San Miniato Basso ha inteso rendersi protagonista del processo di transizione energetica contribuendo alla costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato sulla produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili attraverso una Comunità Energetica Rinnovabile. Nel giugno scorso hanno costituito una Associazione di Promozione Sociale "Comunità Energetica Rinnovabile Pinocchio", che ha avviato la procedura di riconoscimento al Gse. Procedura che si è concretizzata nel settembre scorso con l’avvio del primo impianto fotovoltaico asservito alla Cer, realizzato sul tetto dello Scatolificio Saico.
Il far parte di una Cer consente anche a coloro che non possono realizzare un proprio impianto, di poter usufruire dei benefici economici dell’autoproduzione, in quanto l’energia elettrica rinnovabile prodotta da un impianto ad essa asservito, può essere condivisa tra i diversi soggetti localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico. In questo caso, il perimetro di riferimento è quello servito dalla cabina primaria Enel a La Scala, che copre gran parte del territorio di San Miniato esclusa la Valdegola e le frazioni di Catena e Cigoli. Ma che si estende anche ai comuni limitrofi di Empoli (Marcignana, Terrafino, Ponte a Elsa e Brusciana) e Cerreto Guidi (Bassa, Gavena, Pieve a Ripoli).
Per illustrare obiettivi e benefici economici e sociali stasera alle 21 assemblea aperta a tutti alla casa Culturale.