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La vendemmia amara Tra cali di produzione e carenza di personale

Operazioni nei campi già iniziate da giorni: confermate le previsioni grigie. Stefano Berti: "Molte aziende hanno avuto problemi a trovare manodopera".

La vendemmia amara  Tra cali di produzione  e carenza di personale

La vendemmia amara Tra cali di produzione e carenza di personale

di Carlo Baroni

PONTEDERA

Una vendemmia, secondo molti osservatori, tra le peggiori dell’ultimo secolo. Attese perdite fino al 50% nel biologico, con pesanti ripercussione sul settore vitivinicolo in molte regioni. Una vendemmia complicata anche nella nostra zona, fortemente vocata al mercato del vino. Di nodi ce ne sono molti. Dai cali di produzione, a macchia di leopardo, ma diffusi, e la mancanza di personale da impiegare nella raccolta. Le previsioni di qualche settimana fa sono confermate, ora che la vendemmia è in pieno svolgimento su tutto il territorio da più di una settimana. Facciamo il punto con Stefano Berti di Via Etruria.

Berti qual è al momento il polso della situazione?

"Ovviamente ci sono situazioni diverse. Non tanto dal punto di vista territoriale. Non ci dimentichiamo che questa annata verrà ricordata per l’aggressività di alcune malattie fungine: peronospora in primis. Le aziende si sono immediatamente attivate con i trattamenti. Quelle che seguono il percorso biologico, ovviamente, hanno effettuato interventi che sono più preventivi che invasivi come prevede il protocollo. E oggi, ovviamente, sono quelle che più di altre risentono del calo di raccolto: chi ha fatto trattamenti chimici ha salvato maggiori quantità di uve. Poi non vanno dimenticati i fattori climatici che hanno interessato il territorio nei mesi di maggio e di giugno con le piogge".

La forbice dei cali di raccolto è rimasta quelle delle previsioni?

"Si va dal 20 al 40%. Le aziende piccole e medie sono, per tipologia, quelle con maggiori sofferenze anche perché meno strutturate. Ci sono realtà molto piccole che quest’anno non effettueranno il raccolto".

In termini di qualità?

"Siamo ancora nel bel mezzo delle vendemmia, queste valutazioni si fanno a consuntivo. Vediamo, tra qualche settimana".

Piogge, peronospora e cali produttivi non sono l’unico fattore negativo di quest’annata

"Diciamo che molte aziende stanno registrando, e noi ne abbiamo avuto notizia, forti difficoltà nel reperimento di personale avventizio. Per tante ragioni. Di tratta di personale chiamato al lavoro anche per poche giornate, dalle 5 alle 15. I tempi sono molto cambiati anche per il mercato del lavoro e queste brevi parentesi in agricoltura sono un segmento in sofferenza".

Quale soluzione è stata trovata?

"Chi ha dipendenti, anche pochi, li ha dirotttati tutti sulla vendemmia. Ma è chiaro che questo mette in sofferenza l’azienda agricole che, proprio mentre raccoglie le uve, solitamente, svolge già le fasi preparatorie nei campi per le semine autunnali.