Era nell’aria da tempo. Il personale era stato ridotto all’osso. L’apertura, alla fine, era rimasta limitata al lunedì. Così anche l’Agenzia delle Entrate saluta la città di San Miniato che perde un’altro servizio importante che aveva, come bacino d’utenza, il Comprensorio del Cuoio. Si chiude un capitolo lunghissimo e si volta pagina. Da quanto ricostruito la storia ebbe inizio nel 1877quando vennero create le strutture delle imposte dirette e dal 1900, allora sotto Firenze, furono creati gli uffici delle tasse e fu istituito a San Miniato sotto i loggiati San Domenico.
Poi nel novembre 2000 ci fu il trasferimento in piazza Bonaparte – nel bellissimo palazzo di proprietà, allora, della Carismi e ancora oggi nel patrimonio di Credirt Agricole –: fu in quel passaggio che divenne Agenzia delle Entrate, con tanti impiegati, un vero presidio per tutta la zona. Poi un nuovo depotenziamento, che ha subito accelerazioni quanto ci fu il ritorno dove tutto era cominciato: praticamente ancora sotto i Loggiati di San Domenico, in locali diversi, ma sempre di proprietà del comune che – nello sforzo di spingere la direzione a mantenere il servizio – li dette in comodato gratuito. Intanto però i tempi stavano cambiando insieme alla riorganizzazione generale e territoriale dell’attività. Nel 2020 l’ufficio viene declassato a sportello di Pontedera. E ora chiude a partire dal primo ottobre. Questo lunedì – che sarebbe di apertura – resta chiuso al pubblico. Dalla prossima settimana gli utenti dovranno rivolgersi – negli orari stabiliti – a Pontedera o a Pisa.
La storia finisce dopo 125 anni. E, inutile negarlo, per San Miniato non è certo un successo. La città, sede di diocesi, del giudice di pace, della compagnia dei carabinieri e della guardia di Finanza perde l’Agenzia delle Entrate. Non c’è – è vero – una rapporto consequenziale tra queste presenze, se pensiamo ad una sorta di reazione a catena che inneschi ulteriori depotenziamenti. Ma è evidente che viene a mancare una sorta di completezza istituzionale, il complesso dei servizi non è più a pieno regime come dovrebbe essere in quella che è una città. Tutto questo mentre San Miniato sta vivendo una nuova stagione di rilancio grazie a turismo e commercio che hanno portato alla nascita di numerose attività in centro storico.