Quello di Scart è, da sempre, un messaggio forte. In nome del’ambiente e del futuro. Un messaggio lanciato con i colori ed il linguaggio dell’arte. Oggi tutto questo è anche al centro di una partnership nel nome del riciclo e della sensibilità. Con la cornice di Ecomondo, il salone della green economy di Italian exhibition group – che si è chiusa ieri a Rimini – Hera (che ha una sede anche a Santa Croce) ha presentato la collaborazione tra il progetto Scart, che crea opere da rifiuti industriali, e Agrigento capitale italiana della cultura nel 2025. Con partner – si apprende – il gruppo Seap, che sull’isola di Lampedusa raccoglie il legno di scarto delle imbarcazioni legate al fenomeno migratorio. Come spiegato dal direttore marketing Herambiente e ideatore del progetto Scart Maurizio Giani, dal 18 gennaio, e per un mese, le opere di Scart "arrederanno" il teatro Pirandello di Agrigento con inaugurazione della mostra proprio nel giorno di proclamazione ufficiale della Capitale italiana della cultura, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni. E tra le opere più significative ci sarà il Tempio della Concordia realizzato con il legno delle barche dei migranti. Oltre ai ritratti che raffigurano le star, da Alain Delon a Sofia Loren. Durante il 2025 verranno poi organizzati altri appuntamenti. L’iniziativa, sottolinea Giani, "si cala perfettamente negli eventi di Agrigento Capitale italiana della cultura: Scart, infatti, fa cultura, è un progetto didattico" che coinvolge gli studenti delle scuole di varie città, e in questi 26 anni di attività ha visto crescere la sua collezione fino a oltre 2.000 pezzi.
Ad attirare curiosi e visitatori allo stand di Hera ad Ecomondo ci sono state opere d’arte uniche: quest’anno presenti con una nuova versione quele del progetto “Gli Animali”, proposto nella fiera nel 2015 e integrato con ulteriori opere a valle del successo ottenuto nelle mostre itineranti di cui è stato protagonista. Nell’area esterna della Fiera, poi, il Capodoglio Giovanni: una balena realizzata con 4.000 contenitori per alimenti ad accogliere i visitatori, realizzata da Edoardo Malagigi, sempre all’interno di Scart. Questa imponente scultura è un simbolo di come si possa trasformare un problema ambientale in un’opera d’arte che sensibilizza e affascina.
C. B.