"Le contraddizioni sul Palazzo Rosa"

La Commissione Aperta di Ponsacco denuncia l'inagibilità di parti residenziali del Palazzo Rosa, ignorata per anni, e l'amministrazione che non risponde alle questioni più complesse e rifiuta un consiglio comunale aperto.

"Le contraddizioni sul Palazzo Rosa"

"Le contraddizioni sul Palazzo Rosa"

PONSACCO

"Ad oltre quattro mesi dalla presentazione dell’esposto sul Palazzo Rosa, l’amministrazione non risponde, non solo sulle questioni più complesse ma nemmeno su un documento prodotto dagli stessi uffici Comunali attestante l’inagibilità di parti residenziali del palazzo datata 2017. E il consiglio comunale aperto non ci sarà per decisione della maggioranza consiliare". Lo dicono i componenti della Commissione Aperta Samuele Ferretti, Federico D’Anniballe, Maurizio Bernacchi, Gianluigi Arrighini, Debora Riccetti, Simonetta Ledda e Lando Masi. "Inagibilità ignorata per anni, permettendo la creazione di un ghetto, con l’arrivo di tante famiglie che sono andate, così sistemate, a creare una situazione di disagio e di emergenza per tutta la cittadinanza – attacca la Commissione Aperta – Problema, questo, prima negato, poi sminuito e solo recentemente riconosciuto in tutta la sua gravità da parte dell’amministrazione. Si accampa, come pretesto per le mancate risposte, che ci siano indagini in corso. Salvo poi, di tanto in tanto, andare a dire pubblicamente e spesso con linguaggio e appellativi discutibili e offensivi, tipo ’ciarlatani’, ’incompetenti’, ’opportunisti, che i documenti raccolti e le criticità denunciate sarebbero fake news. Ma allora se ne può parlare o no?".

"E’ di questi giorni la notizia del diniego anche alla richiesta di tutta l’opposizione di un nuovo consiglio comunale aperto dove dare spiegazioni e fornire risposte – conclude la Commissione Aperta – Alle richieste di numeri sulle destinazioni di queste persone, l’amministrazione risponde che in realtà non si sa dove stiano andando. Quindi, la tanto sbandierata ’Cabina di regia’ in cosa si è concretizzata? E manca anche la collaborazione con un territorio più ampio. Si fa peccato oggi a pensare che le risposte all’esposto e un confronto pubblico in un consiglio aperto non arrivino perché ormai le contraddizioni sono troppo grosse ed evidenti?".