
Provocazione per il 25 aprile: il monito e la condanna di Alessandra Nardini
Due striscioni con la scritta "Antifascismo uguale mafia" sulle pareti laterali del sacrario. Parole che nel giorno in cui è si celebrato l’ottantesimo dalla Liberazione, hanno sollevato sdegno a tutti i livelli. Parole gravemente apparse sula facciata della chiesa di San Sebastiano, il sacrario del comune di Montopoli dove il 25 aprile si sono svolte le cerimonie per ricordare i valori e del’importanza della ricorrenza. Dure ecariche di significato le parole dell’assessora regionale Alessandra Nardini.
"A Montopoli c’è chi ha provato a sporcare le celebrazioni del 25 aprile con un vile e vigliacco attacco ai valori antifascisti, appendendo nella notte striscioni oltraggiosi che equiparavano antifascismo e mafia – attacca Nardini – Questo, come altri del genere, non sono episodi da sottovalutare, ma segnali di un pericolo mai del tutto sopito. Per fortuna Montopoli ha una Sindaca come Linda Vanni alla guida di un’Amministrazione orgogliosamente antifascita, che ha fatto subito rimuovere quegli striscioni vergognosi".
"Accade sempre più spesso di assistere a rigurgiti nazifascisti, di veder riemergere alla luce del sole i nostalgici del fascismo, evidentemente perché oggi il clima nel Paese e nel mondo li fa sentire meno fuori dalla storia e più coperti politicamente – prosegue Nardini –. Per questo dobbiamo potenziare il nostro impegno per la difesa e la diffusione della Memoria, di quei valori che animarono le donne e gli uomini della Resistenza, disposti a sacrificare tutto, perfino la propria vita, per permetterci di vivere in un Paese libero e democratico".
"Quegli striscioni erano uno sfregio alla loro memoria, al loro sacrificio – conclude l’assessora –. Ma Montopoli e la Toscana hanno dimostrato ancora una volta di avere anticorpi antifascisti pronti a rispondere". la vicenda avrà anche un percorso giudiziario. La sindaca Linda vanni ha annunciato subito che sarà sporta denuncia contro ignoti.
Carlo Baroni