DIGIUSEPPE PINO
Cronaca

"Le terme sono in buone condizioni di salute"

La società combatte con tenacia contro la crisi del post-Coronavirus in attesa della chiusura della procedura di liquidazione . .

di Giuseppe Pino

Le Terme di Casciana corrono a grandi passi verso il nuovo corso che dovrebbe concretizzarsi nella prima quindicina di settembre. Con il Comune di Casciana Terme Lari che a quel punto potrà dirsi unico proprietario della società di gestione Bagni di Casciana e la Regione Toscana che invece avrà nelle sue mani oltre i tre quarti della proprietà immobiliare. Nonostante questo obiettivo sarà raggiunto sul filo di lana, probabilmente anche grazie alla forte presa di posizione dell’amministrazione comunale che ha voluto subordinare la firma sul bilancio per il 2019 alla chiusura della procedura di liquidazione della società patrimoniale, e nonostante l’emergenza sanitaria per il Covid-19 che ha portato lo stabilimento alla chiusura forzata di quasi tutti i reparti per molte settimane, le Terme di Casciana si mostrano in buone condizioni e dimostrano duttilità e grande preparazione nell’affrontare le nuove disposizioni sanitarie. "Abbiamo avuto coraggio – ha detto Arabella Ventura direttore generale delle Terme – a mantenere aperto il reparto di riabilitazione anche durante il lock down. Questo è stato possibile grazie all’adozione in tempi record delle norme sanitarie in materia di distanziamento sociale e di tutti quelli accorgimenti che preservavano clienti e operatori dal rischio di contagio. La riorganizzazione anticipata del lavoro all’interno dei reparti – ha aggiunto Ventura – ci ha fatto trovare pronti nel momento della ripartenza e della riapertura. Tant’è che la perdita di fatturato per il 2020, stimata da Federterme per le aziende termali italiane al 70 per cento, per le Terme di Casciana sarà più contenuta e si attesterà attorno al 30 per cento".

Questo ovviamente a patto che la situazione e i dati del contagio continuino ad andare verso un graduale miglioramento. Una grande risposta è quella che arriva dalla piscina termale a cielo aperto per la quale sono stati previsti slot temporali e limitazione nei numeri negli accessi, restrizioni che alla fine hanno portato nel mese di luglio al calo di presenze del 10 percento e a una riduzione del fatturato del 20 percento e non hanno comunque impedito ai numerosi appassionati il piacere del bagno in acqua calda. "Questi risultati e questi numeri ci fanno ben sperare per il futuro – ha concluso Ventura – siamo riusciti a ripartire da subito col piede giusto, lavorando con energia nell’inversione di tendenza e comunque nel pieno rispetto dei protocolli sanitari. Quello che ci sembra di percepire è che ci sia proprio una gran voglia di godersi un bel bagno in acqua termale in tutta tranquillità".