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Liceo Marconi San Miniato: polemiche su ottimizzazione sede attuale

La maggioranza consiliare di San Miniato ha approvato un programma definitivo per il liceo Marconi, ma nessun passo è stato fatto per realizzarlo. CambiaMenti propone una soluzione ottimizzando la sede attuale, ma è stata respinta con motivazioni "tecniche".

Il liceo di nuovo al centro di polemiche. "Si approva un programma definitivo che si realizzerà nell’anno del mai; non si muove un dito per avvicinarcisi; e intanto per ogni buco si cerca una toppa" dice Manola Guazzini di CambiaMenti.

"L’8 novembre 2022 la maggioranza consiliare, col voto contrario di tutta l’opposizione, ha approvato come soluzione per la localizzazione definitiva del liceo Marconi l’area del distributore Agip tra Ponte a Egola e Molino d’Egola, che comporterebbe la costruzione di un edificio ex novo su un territorio oggi del tutto libero, in pieno contrasto con l’indirizzo del risparmio del suolo, in una zona che presenta notevoli problemi di accessibilità e di parcheggio.

Sono passati 10 mesi, ne mancano 9 alla fine dell’attuale mandato amministrativo.

"Non solo non si è mossa foglia sul piano della progettazione di questa fantomatica soluzione definitiva – attacca Guazzini – che è destinata a una navigazione che riceverà molti colpi, e a un quasi certo naufragio. Ma non si è mosso niente neanche per quanto riguarda la sistemazione dell’area del vecchio liceo, per ricavare da una parte delle sue volumetrie necessarie strutture di supporto al Cattaneo".

Cambiamenti rilancia la proposta: "l’ottimizzazione della sede attuale della Scala che, oltre a consolidare una situazione ormai esistente e consentire la soluzione in tempi brevi e medi di problemi che si presentano continuamente per la funzionalità della scuola, non comporterebbe alcun ulteriore consumo di territorio, sarebbe molto meno dispendiosa, e in perfetta sinergia con interventi sulla viabilità già previsti e che dovrebbero configurare una circonvallazione a Nord della Tosco-Romagnola". "Ci è stato ovviamente risposto “picche” con motivazioni “tecniche” – conclude Guazzini – che è facilissimo trovare quando non si ha la volontà politica di risolvere i problemi".