Sarah Esposito
Cronaca

Liceo Montale, il taglio del nastro. Il sindaco ai ragazzi: “Bello il dialogo, ma basta scritte”

La cerimonia con il presidente della Regione, Giani. Il primo cittadino: “Non fateci spendere altri soldi in imbiancatura”

Il taglio del nastro con tutte le autorità. Così prende ufficialmente il via la nuova era del Montale

Il taglio del nastro con tutte le autorità. Così prende ufficialmente il via la nuova era del Montale

Pontedera, 26 gennaio 2025 – Gli studenti hanno già imparato a conoscere gli spazi e le caratteristiche del nuovo liceo Montale costruito all’interno del villaggio scolastico di Pontedera. Lo frequentano dal rientro delle vacanze di Natale, mancava però il taglio del nastro ufficiale con il coinvolgimento di tutti gli attori che hanno permesso la sua realizzazione: Comune, Provincia, Regione e provveditorato. Un atto ufficiale che si è svolto ieri mattina, un momento di festa per scuola e città.

“Questo è il coronamento di un sogno – ha detto la dirigente scolastica Lucia Orsini – qui ho iniziato con le supplenze poco più che ventenne e questo luogo rappresenta per me una seconda casa”. Il nuovo Montale, un intervento di circa 11 milioni di euro, vanta 4.000 metri quadrati, suddivisi su tre livelli, ha 34 aule che si vanno ad aggiungere alle 22 già disponibili nella sede attuale dell’istituto, per un totale di 56 aule. Oltre alle aule ci sono i laboratori, gli spazi per i momenti di aggregazione e terrazze idonee per lo svolgimento di attività alternative, conferenze e per lo sviluppo di percorsi cosiddetti “green”.

“Ringrazio gli uomini e le donne dell’istituto – ha detto il sindaco Matteo Franconi – che in questi anni si sono dovuti dividere tra le tre sedi del Montale e i ragazzi che non hanno mai manifestato sfiducia nei confronti delle istituzioni. Mi piace il dialogo continuo e informale che avete avviato con me grazie ai social, vi chiedo di proseguire vi chiedo però di non farci spendere altri soldi per imbiancare un muro. Piuttosto chiedeteci servizi aggiuntivi”. Il riferimento è alle recenti scritte apparse sul muro di cinta del cortile della nuova scuola. L’altra polemica che ha caratterizzato la breve vita dell’edificio è quella che riguarda l’approvazione della carriera Alias, la possibilità per ragazzi e ragazze di cambiare nome negli anni da studenti, a prescindere dalla propria identità di genere. Una scelta contrastata da alcune forze politiche, motivo per cui proprio per ieri mattina si aspettava una manifestazione di Forza Nuova al villaggio scolastico che in realtà non si è svolta.

Una scelta difesa invece dall’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini. “Esattamente cinquanta anni fa – ha ricordato il presidente della Regione Eugenio Giani – Eugenio Montale riceveva il Nobel alla letteratura. La scuola è il motore del livello di civiltà e sviluppo di una comunità”. Sulla targa della nuova scuola anche il logo realizzato dai ragazzi e scelto attraverso un concorso interno: un edificio composto da diversi pezzi di un puzzle. Metafora perfetta di comunità educante.