GABRIELE NUTI
Cronaca

L’importanza di ricordare. L’Olocausto e la Memoria

La memoria collettiva come vera cura contro la dimenticanza dei fatti accaduti dal 1938 al 1945. CLASSE 5^ C SCUOLA PRIMARIA GUERRAZZI DI CASTELFRANCO. .

La classe 5^ C della scuola Primaria Carlo Guerrazzi di Castelfranco

La classe 5^ C della scuola Primaria Carlo Guerrazzi di Castelfranco

CASTELFRANCO

Ogni anno il 27 gennaio si celebra il "Giorno della Memoria". Come classe quinta abbiamo deciso di conoscere in modo più approfondito cosa è accaduto e perché è importante ricordare e commemorare questa giornata.

Abbiamo scoperto che in questa occasione si ricordano i tragici eventi dell’Olocausto, cioè lo sterminio degli Ebrei ad opera dei nazisti, avvenuto tra il 1943 e il 1945.

L’Olocausto ebbe inizio nel 1933 dopo che i nazisti presero potere in Germania, con l’emanazione delle leggi di Norimberga, che privavano gli Ebrei dei loro diritti. Nel 1938 iniziarono le deportazioni verso i vari campi di concentramento dislocati in varie zone della Germania e dell’Europa.

Nel 1938 anche in Italia furono promulgate le leggi razziali mediante le quali gli Ebrei venivano prima relegati in ghetti e poi deportati nei campi di sterminio.

Abbiamo esaminato alcuni articoli delle leggi razziali, confrontandoli con quelli principali della nostra Costituzione e abbiamo capito che gli Ebrei erano stati privati dei diritti fondamentali della persona. Ci siamo resi conto che anche molti bambini come noi erano stati privati dei loro diritti come lo studio, il gioco, la famiglia, l’alimentazione e le cure.

L’articolo 3 della Costituzione ci ha fatto capire che quanto avvenuto è frutto di odio e discriminazione poiché gli uomini sono tutti uguali e meritano rispetto e dignità indipendentemente dalla razza, dalla religione, dal sesso e dalle condizioni sociali.

Abbiamo letto alcune pagine significative del diario di Anna Frank, la storia di Otto l’orsacchiotto, del pediatra Janusz Korczak, dell’infermiera Irena Sendler che ha salvato tantissimi bambini, ascoltato le testimonianze delle sorelle Bucci e di Liliana Segre, la storia del gelataio Tirelli, di Gino Bartali e Giorgio Perlasca. Inoltre abbiamo letto e riflettuto sulle poesie "Le farfalle" di Pavel Friedman e "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Testi che ci hanno molto emozionato e commosso.

Al termine di tutto il lavoro svolto abbiamo racchiuso simbolicamente tutti i nostri elaborati in una valigia, contenitore di valori importanti da portare con noi durante il viaggio della nostra vita.

La riflessione è servita per ricordare questi terribili eventi e abbiamo capito che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi, rendendoci protagonisti senza volerlo di episodi di emarginazione verso i compagni.