GABRIELE NUTI
Cronaca

Lo sport: un diritto e una possibilità per tutti

Ogni essere umano ha il diritto di praticare educazione fisica e sport, poiché essi sono gli strumenti migliori per la...

Disegno della 2^ B di Staffoli

Disegno della 2^ B di Staffoli

Ogni essere umano ha il diritto di praticare educazione fisica e sport, poiché essi sono gli strumenti migliori per la crescita della personalità, per lo sviluppo della fiducia in se stessi, per creare relazioni, per darsi degli obiettivi e sforzarsi a raggiungerli. Detto questo siamo convinti che anche le persone disabili possono, praticando sport, seguire le proprie passioni, vivere emozioni con tanti amici, sentirsi realizzate e trovare – o ritrovare, in alcuni casi – equilibrio nella propria vita.

Molti credono che gli atleti disabili non siano in grado di fare attività sportiva ma quando vedono le loro performance rimangono sbalorditi per la grande determinazione e competenza che impiegano e i risultati straordinari che raggiungono. Così come gli atleti senza disabilità, anche essi partecipano a gare internazionali che si sviluppano a tutti i livelli di competizione, fino ad arrivare alle paralimpiadi che includono 28 sport. Prima di queste gli atleti devono affrontare mesi e mesi di allenamento fisico e preparazione psicologica, come tutti.

Grandi sono le emozioni durante la gara così come la felicità nei momenti della vittoria: pensiamo all’esultanza della campionessa di fioretto Bebe Vio, che coinvolge tutti con la propria gioia, il sorriso e la forza di volontà. Noi capiamo bene questa gioia: abbiamo la fortuna di conoscere un compagno per il quale abbiamo esultato durante la vittoria della fase regionale della corsa campestre! Siamo contenti per la sua medaglia e tanto orgogliosi di lui!