
Prevenzione incendi
Valdera-Cuoio, 11 giugno 2023 – Prima o poi l’estate entrerà nel vivo e uno dei problemi sarà quello degli incendi boschivi. La parole d’ordine principale è prevenzione. Ma non basta.
Nella lotta agli incendi occorrono una serie di impegni e passaggi che Francesco Drosera, funzionario della Regione Toscana e responsabile dell’Aib–Antincendio boschivo delle province di Pisa e Livorno, ha ricordato in una riunione con i rappresentanti dei Comuni della Valdera e della zona del Cuoio che ha avuto luogo nella sala del consiglio dell’Unione Valdera a Pontedera.
«Si tratta di riunioni periodiche che servono a ricordare ai Comuni i loro obblighi per quanto riguarda l’Aib e per aggiornarli sulle novità – spiega Drosera – Si parla dell’organizzazione e della ligistica, ad esempio l’impegno per quanto riguarda vettovagliamento e supporto alle squadre di volontari che intervengono nello spegnimento degli incendi, fino all’aggiornamento del catasto delle aree percorse dai roghi e agli interventi più strutturali come la mappatura precisa delle aree boschive, degli edifici che si trovano a ridosso o in mezzo ad esse e alle specie arboree che le compongono perché, come è facile comprendere, ci sono tipi di vegetazione che prendono fuoco con maggiore facilità e altri meno".
Tra gli obblighi dei Comuni ci sono le convenzioni con le associazioni di volontariato del proprio territorio per garantire interventi veloci. Ma c’è anche la revisione periodica della banca dati dei vari referenti, con l’aggiornamento dei contatti e dei numeri telefonici. "E’ banale – aggiunge Francesco Drosera – ma il cambio di un referente da parte di un Comune o di una associazione di volontariato e la mancata comunicazione del nuovo nominativo e quindi del nuovo contatto, fa ritardare l’attivazione degli interventi".
Il ruolo del volontariato è stato sottolineato più volte dal funzionario della Regione responsabile Aib per le province di Pisa e Livorno. "La Regione si è dotata del nuovo piano Aib 2023-2025 – conclude Drosera –. Si concentra molto sulla prevenzione e su quello che i Comuni possono fare sotto questo aspetto. Quella della prevenzione è una catena che parte dalla Regione e arriva a ogni singolo cittadino che va informato e formato. Ad esempio molto si può fare attraverso le scuole. I Comuni possono segnalarci le scuole interessate a informarsi e informare i ragazzi sulla protezione civile. E poi ci sono le informazioni su come gestire edifici che si interfacciano con i boschi. Agriturismi, civili abitazioni che si trovano nei boschi e che per i quali occorre una mappatura precisa per stabilire le priorità di intervento ed evitare che vadano a fuoco e per dotarle di aree cuscinetto che evitino o ritardino il propagarsi dei roghi".