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Luisa Impastato, nipote di Peppino, in città: "Per non dimenticare mai il male della mafia"

Ultimi due giorni di iniziative della Caritas di San Miniato per il mese della legalità, con ospiti Luisa Impastato e Pino Manzella. Evento finanziato dall'8x1000 della Chiesa Cattolica.

Ultimi due giorni, oggi e domeni, per la serie di iniziative promosse dalla Caritas della Diocesi di San Miniato per il mese della legalità. L’ultima tappa (dopo Castelfranco di Sotto e Ponsacco), che si svolgerà a San Miniato, organizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale, vedrà come ospite Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato, attivista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, e Pino Manzella, uno dei primi compagni di Peppino che ha dedciato all’amico anche un imprtante volume che raccoglie trentanove testimonianze che riguardano tutto l’arco della vita di Peppino fino alla sua uccisione per mano mafiosa.

L’appuntamento rientra in un contenitore organizzato nell’ambito del progetto "Giovani r-esistenze in movimento", finanziato dall’8x1000 della Chiesa Cattolica, che ha raccolto testimonianze e incontri con le scuole di due persone che hanno vissuto in prima persona la strage di Capaci, che il 23 maggio 1992 ha colpito il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e cinque agenti della scorta: Antonio Vassallo, primo fotografo ad arrivare sul luogo dell’esplosione, e Angelo Corbo, ex componente della scorta e sopravvissuto alla strage.

Stasera alle 21.15, Luisa Impastato e Pino Manzella incontreranno la cittadinanza ai Loggiati di San Domenico. La serata sarà introdotta dalla performance teatrale "Tutto va "a cura della Compagnia Semi Volanti. Sabato alle 10, invece, al Circolo Arci La Scala, Pino Manzella incontrerà gli studenti del liceo Marconi.