LUCA BONGIANNI
Cronaca

Macelleria fondata dai nonni 70 anni fa e “riscoperta” dalle nipoti: “Lavorare qui è una grande passione”

Le sorelle Benedetta e Gaia Vannini hanno deciso di seguire l’attività di famiglia: “Noi giovani viviamo costantemente dietro ad una piattaforma. Ora do grande valore alle relazioni sociali”

Sopra: Gaia e Benedetta Vannini nella loro macelleria. Sotto: una vecchia foto dei nonni Mario e Anna

Sopra: Gaia e Benedetta Vannini nella loro macelleria. Sotto: una vecchia foto dei nonni Mario e Anna

Casciana Terme (Pisa), 25 febbraio 2025 – Amore, passione, tradizione. Due sorelle di 23 e 31 anni hanno deciso di seguire la strada tracciata da quasi 70 anni dai loro nonni, Mario e Anna, che nel ’56 hanno aperto la Macelleria Vannini a Castellina Marittima. Uno dei mestieri più antichi quello del macellaio, nato con la storia dell’uomo. Una professione che in casa Vannini si è tramandata di generazione in generazione. Dai nonni alle nipoti, Benedetta e Gaia Vannini, che oggi portano avanti con orgoglio e impegno l’attività di famiglia, raddoppiando addirittura i punti di vendita. Oltre alla macelleria di Castellina, portata avanti da babbo Fabiano, da mamma Maria e da Gaia, dal 2018 la sorella più grande Benedetta, porta avanti da sola la macelleria a Casciana Terme, aperta dal babbo nel 2011.

“Mia sorella Benedetta già quando andava alle scuole superiori ogni tanto passava del tempo in bottega e quindi lei in qualche modo ci è cresciuta – racconta Gaia Vannini – io invece volevo fare la veterinaria. Ho fatto un anno di università, poi ho provato a lavorare in macelleria e mi è piaciuto. Ci ho preso subito passione. Fortunatamente il lavoro va bene e anche i clienti mi hanno accolto subito con calore. Devo dire che noi siamo fortunate, capisco che avere un’attività avviata possa essere di aiuto, qui ci vedo proprio un futuro. Ora, soprattutto noi giovani, viviamo costantemente dietro ad una piattaforma. Invece io mi sento cambiata, maturata proprio da quando ho iniziato questo lavoro. Riesco a dare grande valore alle relazioni sociali, ai contatti umani che abbiamo quotidianamente in bottega e ho scoperto quanto è bello mettersi in gioco”.

Nella tenacia e nella determinazione di Benedetta e Gaia c’è tutta la voglia di continuare a vivere la realtà della macelleria, continuando a metterci cuore e anima, sempre con in testa i consigli ed i segreti imparati dai nonni prima e dai genitori poi. “Per quanto riguarda il mestiere devo dire che ho sempre tantissimo da imparare – dice Gaia – cosa mi piace di più è vedere come dal pezzo di vitello intero si passa ai singoli pezzi. È babbo che mi dà più consigli e mi insegna a lavorare e questo mi dà grande soddisfazione, imparare quegli aspetti tecnici che sembrano scontati ma che non lo sono affatto. Ormai è il nostro presente e penso anche il nostro futuro, felici di portare avanti una tradizione di famiglia che il prossimo anno festeggerà i 70 anni”.