Tutte le ragioni del sì. Partendo dal sindaco di Peccioli Renzo Macelloni, che ha inviato una lettera alla cittadinanza: "Ho ricordato che il referendum previsto per legge è consultivo, questo vuol dire che in teoria la Regione e l’amministrazione comunale potrebbero rispettare l’esito del voto. Noi abbiamo deciso che rispetteremo rigorosamente l’esito del voto, quindi per questo è opportuno che ogni elettore eserciti il suo dirittodovere di votare per non lasciare che altri scelgano al suo posto per un progetto così importante".
Macelloni e il collega di Lajatico Alessio Barbafieri, lo scorso 6 dicembre a Lajatico hanno incontrato i cittadini. "Undici i milioni per il territorio di Lajatico per interventi strutturali e di sviluppo, proporzionalmente all’ulteriore contributo statale in caso di fusione – dice il sindaco di Peccioli – ad ogni appuntamento, io e Barbafieri ci siamo presentati insieme per lanciare un messaggio: parliamo la stessa lingua. Questa è serietà. Ci saranno 3 milioni per impianti fotovoltaici che consentiranno di abbattere i costi in bolletta in 2 anni, risorse per collegare tutti i nostri centri e due palazzi comunali che resteranno aperti. Il nostro è un progetto di servizi e l’esempio è lampante: una macchina amministrativa con costi minori si traduce in più risorse e più servizi al cittadino. Votare sì vuol dire avere una prospettiva di futuro".
Il sindaco Barbafieri ha ricordato che "la fusione Lajatico-Peccioli è un progetto storico che servirà a favorire lo sviluppo del territorio in maniera più omogenea. E nessuno perderà rappresentatività o la propria dignità. Il consiglio comunale in caso di vittoria del sì sarà composto sulla base dell’esito del voto di tutti i territori, che potranno esprimere un proprio rappresentante. I consigli territoriali verranno eletti sulla base di liste e potranno esprimere pareri obbligatori su temi come ambiente, programmazione territoriale, piani operativi. Se vince il no non cambia niente, se vince il sì sarà una svolta per lo sviluppo territoriale, pensiamo anche al turismo. Un percorso, quello della fusione, che è di rafforzamento e non di indebolimento di servizi al cittadino". Ilenia Pistolesi