Pontedera (Pisa), 14 gennaio 2017 - Un abbraccio può salvare la vita. Silvano Bertini è testimone. Non una frase fatta o un gesto simbolico ma una stretta calorosa: "Che mi ha permesso di riprendere i sensi e chiamare i soccorsi". Gli eroi di questa storia sono tutti a quattro zampe: Bairo, Gina e Gino. Tre segugi francesi che "come ha sottolineato il medico dell’ospedale Lotti – racconta Silvano – mi hanno salvato la pelle".
Rimettere le lancette dell’orologio al 30 dicembre. Silvano Bertini, 77 anni, ponsacchino doc (ma da qualche anno residente a Pontedera), approfitta di un timido sole per fare una passeggiata con i suoi tre cani. Così si addentra da solo nel bosco di Montecalvoli. "Sono circa le 16 – dice – e mi diverto a vederli mentre corrono fra la vegetazione. E’ un piacere. Però è tardi e si è fatta l’ora di tornare a casa. Così inizio a battere le mani per richiamarli. E’ un ‘segnale’ che abbiamo perfezionato nel tempo2. Bertini raramente si avventura da solo nella macchia. Ex cacciatore, nel 2000 fu operato al cuore e decise di appendere le ‘doppiette’ al chiodo. Ma non per questo ha abbandonato la sua passione per gli animali "che ho sempre addestrato con cura. Come Bairo, che ho salvato dal canile. Era considerato un ‘soggetto’ pericoloso. Invece...".
Silvano sta richiamando l’attenzione dei suoi tre compagni quando avverte un malore. "La vista mi si annebbia – dice – e mi sdraio per terra. Poi perdo i sensi per un po’...". Riesce tuttavia a riprendersi. Si alza con fatica, prova a estrarre il cellulare dalla tasca: "Ma non c’è campo". Allora inizia a camminare verso l’auto ma cade di nuovo. Si rialza e rovina ancora per la terza volta. Resta sdraiato.
"Per la prima volta – racconta l’ex mobiliere nonché ex gestore del bar La Rinascita di Ponsacco – ho avuto davvero paura. Ero convinto di non tirarci fuori le gambe. Sentivo un freddo terribile e non sapevo più come fare. Ero congelato". E’ a quel punto che Gino e Gina si avvicinano. Silvano sta tremando dal freddo riverso sul terreno: "E loro si mettono sul mio corpo – dice – si stendono su di me. E’ come si mi abbracciassero trasmettendomi il loro calore. Devono aver capito che stavo male, che avevo freddo e mi hanno riscaldato".
Anche Bairo si avvicina e gli si mette proprio a pochi passi dalla testa: "Mi hanno vegliato fino a quando, ritrovando un po’ di forze, sono riuscito a chiamare prima l’ambulanza e poi le mie figlie". Così è stato trovato e soccorso. Ora Silvano sta bene. Si commuove quando racconta questa meravigliosa storia d’amore: "Sono stato trasportato in ospedale – dice – e i medici mi hanno detto che probabilmente al malore è subentrata anche l’ipotermia. E solo l’abbraccio dei miei cani mi ha tenuto in vita". Come in una favola, dove l’amore trionfa.