Il ricongiungimento a Santa Croce, si apprende, avrebbe di poco tempo preceduto il lockdown. Così la donna che con i figli era arrivata nella zona delle pelli dove il marito lavorava in conceria, è quasi coinciso con il periodo di una nuova crisi economica che ha toccato le fasce più deboli della popolazione. All’inizio tutto bene. Poi succede che l’uomo, di mezza età, perda nel giro di poco tempo il lavoro e il clima in famiglia, di giorno in giorno, si fa sempre più pensate. Arrivano le liti accese e queste si fanno sempre più aspre. E la donna, ha sostenuto in seguito,che in alcune occasioni sarebbe stata raggiunta dalle mani del marito. Da qui la decisione di chiedere aiuto ad un centro antiviolenza: decisione che ha fatto scattare poi le carte giudiziarie e l’indagine sul marito per maltrattamenti in famiglia. Nel frattempo lei, con i figli, è ospite in una struttura del centro a cui si è rivolta e che garantisce protezione alle vittime di violenza domestica. Nei giorni scorsi l’uomo – assistito dall’avvocato Corrada Giammarinaro – è stato rinviato a giudizio in tribunale a Pisa. L’uomo, che ora è tornato a lavorare. Si difenderà al dibattimento e, si apprende, intende fornire una diversa lettura dei fatti rispetto all’imputazione della procura.
C. B.