ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Raid nell'ex manicomio di Volterra, il sindaco Santi: "Devono denunciarli"

Il primo cittadino condanna gli autori del nuovo video caricato su Youtube ad opera di due giovani che hanno violato gli edifici pericolanti

L’ex manicomio di Volterra preso di mira dai youtubers a caccia di brividi

Volterra, 29 dicembre 2022 - Arriva un nuovo video su Youtube del tour clandestino che due ragazzi hanno compiuto nelle settimane scorse all’interno del padiglione Charcot dell’ex manicomio. Frame in cui il duo di ‘acchiappafantasmi’ cerca nuovamente brividi e ‘entità’ con cui parlare, altra saga noir da sparare nelle fauci della rete. Ne parliamo con il sindaco Giacomo Santi. Il manicomio, dopo qualche anno, torna a essere teatro di incursioni spavalde, in notturna, senza lo straccio di un’autorizzazione. "Un fatto assolutamente da condannare. Che mi auguro non trovi margini e spazi di emulazione. Forse non è chiaro un concetto: ci sono fior di cartelli che indicano la pericolosità degli edifici e il divieto categorico di entrare dentro Poggio alle Croci. A mio avviso, è una profanazione di un luogo carico di memorie e storia".

E qual è il deterrente più forte per evitare che i padiglioni siano presi nuovamente d’assalto, come accaduto anni fa, da spericolati youtubers?

"Le denunce. E’ pacifico che si è compiuta una violazione entrando clandestinamente nel luogo. Chi di dovere, spero che prenda provvedimenti affinché l’episodio resti isolato e non vi siano altri personaggi, spinti da questi video che circolano in rete, che vogliono intrufolarsi per filmare e violare regole, in barba a ciò che il manicomio è stato. E’ uno sciacallaggio senza se e senza ma".

Lei da anni è fra le guide della onlus Inclusione, Graffio e Parola che accompagnano i visitatori all’interno del manicomio: quali sono le regole per chi vuole vedere la struttura?

"Non addentrarsi in solitaria perché gli edifici sono pericolanti e affidarsi alle visite guidate e certificate, grazie alle quali, in tutta sicurezza, è possibile vedere da fuori i padiglioni e conoscerne la storia. Ma mi preme fare un’altra considerazione".

Prego.

"A chi giovano questi video? Perché, oltre al fatto che il manicomio non è un luogo infestato dai fantasmi, si compie un gesto pericoloso per se stessi e si dà in pasto alla rete una narrazione falsa e distorta dell’ex ospedale psichiatrico. I padiglioni sono luoghi da rispettare proprio per ciò che hanno rappresentato e per quello che ancora rappresentano per la comunità. Questi video sono uno sfregio alle memorie che il manicomio custodisce. Mi auguro, lo ripeto, che la ‘sfida’ pubblicata dai due yuotubers non venga accolta da altri".