Pontedera (Pisa), 15 ottobre 2023 – Sono le 8,45 quando tutti gli studenti del Fermi si sono riuniti in un minuto di silenzio. Per ricorda il compagno morto. E per riflettere sulla vita di tutti. "Ma in particolare di un adolescente di soli 17 anni", ha detto il preside Luigi Vittipaldi che ha disposto le bandiere a lutto. "A nome del personale scolastico, del consiglio di istituto, dei suoi docenti e a titolo personale – dice Vittipaldi – e anche in qualità di ex dirigente del Martin Luter King di Calcinaia quando il ragazzo frequentava la secondaria di primo grado, esprimo le nostre più sincere condoglianze ai familiari". E, in particolare, un abbraccio forte ai genitori. Inoltre ieri alcuni docenti di classe hanno affrontato l’accaduto già alla prima ora, per poi fare il minuto di raccoglimento alle 8,45: una scelta importante per preparare i ragazzi, aiutarli nella riflessione e nell’elaborazione del lutto. E la scuola annuncia un supporto psicologico.
Poi silenzio , tra occhi gonfi e lacrime. Quella che è accaduta è una tragedia al centro anche di accertamenti dei carabinieri della città. Al momento, non ci sarebbero indagati. I ragazzi che erano con Mattia Simonetti, 17 anni, quando è morto sotto le pietre della casa diroccata, sono stati tutti sentiti dagli inquirenti. Ma gli accertamenti sono in pieno svolgimento. E non è escluso, appunto, che i giovanissimi si fossero recati nel casolare per girare video e scattare foto che avrebbero successivamente pubblicato sui social network, oggi che giochi, momenti di vita, goliardate semplici o pericolose, finiscono in rete, raccontate immediatamente a quel mondo che è popolato di tutti e di nessuno.
Anche questo aspetto – si apprende – è sotto la lente per dare un copione certo quello che è accaduto nella casa colonica tra via delle Case Bianche e la Tosco Romagnola, che fa parte dei beni di un proprietario terriero della zona. E’ stata abitata fino agli anni Sessanta da due famiglie di contadini che erano dipendenti della fattoria. Da oltre mezzo secolo è abbandonata, il tempo, l’usura e la vegetazione hanno fatto il loro corso. Sulla facciata ci sono i cartelli con scritto "pericolo crollo". Intorno nessuna protezione che potesse impedire l’accesso.
L’attrazione dei ruderi e dei luoghi abitati ormai solo da fantasmi è in crescita. E da tempo c’è sul tavolo, anche, il delicato tema della pericolosità e la legalità del fenomeno. Avventurarsi in luoghi abbandonati può essere fisicamente pericoloso, possono diventare teatro, pur malandato, di tragedie come quella che si è consumata a Fornacette. Un fatto che ha destato vasto cordoglio in tutta la zona. Anche nel mondo sportivo locale. Manuel, il padre di mattia, è allenatore della Fc Ponsacco e, in queste ore, la società sportiva lo sta stringendo in un grande abbraccio.
I ragazzi, gli altri sei che sono scampati al crollo, appunto, hanno raccontato la loro versione su quello che è successo. I loro cellulari al momento non sono stati messi sotto sequestro dagli inquirenti. Anche il proprietario dell’immobile – si apprende – è stato sentito dai carabinieri per fare chiarezza, presumibilmente, sullo stato dei luoghi. L’attività degli inquirenti prosegue: c’è da chiarire tuta la sequenza degli accadimenti. Dalla scelta del gruppetto di addentrarsi nel casolare, alla decisione delle condotte successive quando avrebbero iniziato a colpire un muro con un piccone. Colpo dopo colpo il muro già pericolante è crollato insieme al tetto investendo Mattia che avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 26 dicembre. Gli altri tutti illesi. E impietriti.