San Miniato, 12 novembre 2014 - Quattordici persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di San Miniato per frode fiscale nel settore del cuoio per calzature. L’attività illecita è stata scoperta dopo una segnalazione per operazioni sospette collegate a una casalinga nullatenente sui cui conti correnti sono state riscontrate ingenti movimentazioni di denaro. I finanziari della compagnia di San Miniato hanno accertato che a movimentare i soldi sui conti della casalinga era lo zio della donna, amministratore di un cuoificio. La frode fiscale che sarebbe stata commessa dallo stesso amministratore riguarderebbe gli anni dal 2009 al 2012 durante i quali sono stati movimentati circa 4 milioni di euro (2 in entrata e altrettanti in uscita). I 2 milioni entrati nei conti hanno riguardato merce venduta in nero dal cuoificio. La nipote del titolare e amministratore dell'azienda era complice dello zio. Le spese hanno riguardato somme corrisposte a persone riconducibili per lo più a società clienti del cuoificio, denaro utilizzato come “incentivo” per mantenere le commesse ricevute. Tale denaro, in buona parte, era utilizzato dagli indagati per fini personali. Complessivamente l’indagine ha portato alla denuncia di 14 persone per i reati di infedele dichiarazione e riciclaggio e alla scoperta di redditi non dichiarati per 4 milioni e 400mila euro, Iva dovuta e non versata per 330mila euro, Iva relativa per 740mila euro e Irap dovuta e non versata per 145mila euro.
CronacaMaxi frode da sei milioni di euro. Quattordici denunciati