Pontedera (Pisa), 5 settembre 2024 – Un milione e seicentomila euro per riaccendere i motori della Mazzanti automobili. E’ questa la cifra che l’Istituto vendite giudiziarie di Pisa ha pubblicato nell’avviso dell’asta giudiziaria. Si riapre così un nuovo capitolo dell’azienda automobilistica di Pontedera che da due anni ha cessato la produzione delle hypercar per poi finire, nella primavera del 2023, in liquidazione giudiziale. Ora, dopo mesi di silenzi che si sono alternati ad annunci di possibili investitori, potrebbe arrivare una svolta per il pregiato marchio che ha dato lustro alla Valdera e al made in Italy. Perché in caso di vendita potrebbe cambiare la storia di questa azienda che si è fatta largo nel panorama delle auto di lusso e soprattutto di nicchia, collezionando clienti provenienti da ogni angolo del mondo.
La parola dunque, come aveva già anticipato in queste pagine, passa all’asta giudiziaria che prenderà il via il 9 settembre e terminerà il 25 ottobre. Il prezzo base sarà di 1,61 milioni al netto degli oneri per circa 137mila euro. Per chi è interessato occorrerà presentare una cauzione di 161mila euro e ogni rilancio sarà almeno di 50mila euro. La procedura, pubblicata dal curatore Roberto Dell’Omodarme, riguarda l’azienda che progetta e costruisce la auto a motore con marchio Mazzanti. Sul piatto dell’asta ci saranno i beni materiali e immateriali formanti l’azienda stessa. Per chi deciderà di risollevare l’azienda di automobili, dovrà guardare tra i i cespiti in vendita in cui figurano anche i beni mobili tra cui i prototipi Evantra 771, Demo-car Evantra e Evantra Pura, un modello in legno di hypercar Evantra in scala 1:1, un telaio Evantra 781, motori Corvette LP5. Non solo, in vendita ci sono anche altri beni strumentali e attrezzature varie. Non solo, chi si accaparrerà l’intero pacchetto potrà contare anche sui marchi Mazzanti, F&M Mazzanti automobili e Evantra grazie, i siti internet e i profili social, “il tutto in forza di specifico accordo sottoscritto tra il sig. Luca Mazzanti (da tempo uscito di scena dall’azienda, ndr.) stesso e la curatela, previo parere favorevole degli organi della procedura e presa d’atto del giudice delegato”. Non resta ora che aspettare che qualcuno si faccia avanti per far ripartire il sogno.