Nuovo caso di meningite, donna in terapia intensiva

La 58enne era vaccinata

Medici (immagine di repertorio)

Medici (immagine di repertorio)

Santa Croce sull'Arno, 29 marzo 2016 - Un nuovo caso di meningite preoccupa la Toscana. A essere colpita è stata una 58enne di Santa Croce sull'Arno. La conferma è arrivata dal laboratorio di immunologia dell'azienda ospedaliera Meyer di Firenze. Si tratta di Meningococco di tipo "C". La donna è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Giuseppe di Empoli. Sono state subito attivate tutte le operazioni necessarie alla profilassi da parte dell'unità funzionale di Igiene Pubblica del Dipartimento di Prevenzione di Empoli. 

La donna era vaccinata dal 2 maggio scorso per il Meningococco C. In una nota l'Azienda sanitaria ricorda che «per avere una copertura efficace devono passare alcune settimane dalla vaccinazione (tempo che può allungarsi in funzione dell'età del vaccinato)», ma spiega che «la strategia vaccinale generale, rimane il rimedio indispensabile per non ammalarsi e per allontanare l'infezione dall'area interessata». E questo perché «anche una risposta immunitaria parziale spesso non impedisce la malattia, ma la trasforma in una forma meno grave». Inoltre, un pur piccolo numero di persone (intorno all'1-3% a seconda del vaccino) può «non risponde adeguatamente allo stesso, per costituzione genetica o per malattie concomitanti, cosa che sarà studiata anche nel caso specifico», si legge nella nota.

Anche per questo l'Azienda ha già avviato la profilassi con antibiotici tra i familiari e i conoscenti della 58enne, anche se già vaccinati, e raccomanda la profilassi a chi fosse stato alla messa di sabato 26 marzo, alle 24, nella chiesa di Massarella, e a una cena del gruppo carnevalesco La Lupa di Santa Croce sull'Arno, la sera del 19 marzo, luoghi che hanno visto la presenza anche della donna. Per la profilassi antibiotica, gli interessati, pur se vaccinati, possono rivolgersi al proprio medico o pediatra di famiglia, ai servizi di Guardia medica oppure al servizio di Igiene Pubblica di Empoli.