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Il gruppo di volontari che ogni giorno manda avanti la Mensa dei poveri della Misericordia di Pontedera
"Nell’ultimo anno qualcuno ha sparato fango sulla Mensa delle Solidarietà, un atteggiamento offensivo nei confronti dei volontari e di tutti coloro che ci aiutano. Io non voglio insegnare come va gestita la povertà, ma non vengano a dirmi come deve essere gestita la mensa". Nell’ormai tradizionale report annuale della Mensa della Solidarietà della Misericordia di Pontedera, il responsabile del servizio, Renzo Bartoli, vuol togliersi qualche sassolino dalla scarpa, replicando in particolare a chi, soprattutto durante la scorsa estate, aveva messo in dubbio il corretto funzionamento della Mensa.
"Purtroppo in alcuni casi si parte dal presupposto che lo straniero è un delinquente – dice Bartoli – e questa è una cosa stupida, che porta a non vedere tutto quello che di buono c’è nella diversità. Viviamo in un mondo in cui si ha paura di chi è diverso, di chi non ha nulla, per poi venerare il potente che governa con soldi e potere". Ma nell’illustrare i numeri del 2024 della Mensa della Solidarietà, Bartoli, insieme al governatore Matteo Leggerini, sottolinea a più riprese l’incessante lavoro dei volontari, cresciuti rispetto all’anno prima di 17 unità e quindi arrivati a 43 in tutto, comprese le suore da poco arrivate in città. "Senza questo bellissimo gruppo di volontari – dice Bartoli – tutto questo non sarebbe possibile. Ci mettono anima, cuore, disponibilità. E non gliel’ho mai detto ma sono estremamente orgoglioso di loro. Molti vengono anche da fuori Pontedera e non si sono mai sognati di chiedere un euro di rimborso. Fare il volontario qui non è solo mettere a disposizione il proprio tempo ma ci vuole tanta forza di volontà. Sono persone speciali. Ormai con i nostri ospiti si è creato un rapporto sereno. Sono tante le storie, da chi ha perso il lavoro a storie di droga fino a chi non riesce ad ipotizzare un’altra strada rispetto a questa. Noi cerchiamo di indirizzarli verso i percorsi più adatti da seguire".
Quindi i numeri, in crescita rispetto all’anno scorso. I pasti distribuiti nel 2024 sono stati 12.484, 897 docce (4 al giorno su prenotazione) e 9.124 colazioni. Sono passati dalla mensa 554 ospiti diversi (erano 450 a fine 2023), di cui 258 nuovi. Gli italiani sono la maggioranza, si è alzato di molto il numero dei pontederesi passato dal 39% del 2020 al 60% del 2024. Per quanto riguarda l’estero, per l’Africa la comunità più numerosa è quella marocchina, mentre per l’Est Europa è quella rumena. Anche nel 2024 tanti i cittadini (anche anonimi), le associazioni, le aziende, i bar, pasticcerie e panetterie che hanno contribuito con soldi e beni alimentari a questo servizio attivo 365 all’anno.