La Colonscopia robotica arriva al Poliambulatorio San Giuseppe di via della Misericordia a Pontedera che diventa uno tra i cinque centri privati che utilizzano questa tecnologia in Italia, il primo in Toscana. Una tecnologia endoscopia che permette di superare buona parte dei limiti posti dalla tecnica tradizionale e quindi di ridurre significativamente il livello di rischio, di visualizzare quasi sempre completamente il colon ed è praticamente indolore. Una tecnologia che in provincia è disponibile solo presso l’azienda ospedaliera universitaria pisana. L’esame endoscopico del colon è in molti casi il modo migliore, se non l’unico, per poter accertare le condizioni reali delle sangue potendosi individuare precocemente, spesso a seguito di positività del test del sangue occulto nelle feci, neoformazioni quali polipi che, seppur benigni possono degenerare nel tempo in tumori maligni. Fino a poco tempo fa l’esame endoscopico del colon poteva essere effettuato con un’unica tecnica - detta oggi, appunto colonscopia tradizionale - che però comportava - e comporta - non solo una sintomatologia spesso dolorosa, ma anche rischi potenzialmente seri, necessitando, inoltre, di una lunga preparazione. Tutto ciò, senza contare il rischio di non riuscire a visualizzare completamente l’organo con la conseguenza di dover ripetere l’esame, magari in sedazione.
Per il Poliambulatorio di San Giuseppe, gestito da Gaia Salute srl, si tratta di un intervento da circa 30.000 euro. Il costo di una Colonscopia di questo tipo è di circa 1.000 euro con i costi che spesso vengono sostenuti dalla copertura assicurativa ed in parte da contributo pubblico. "Il Poliambulatorio fa un salto in avanti – dice Vincenzo Rizzo, amministratore delegato di Gaia Salute – adesso non è più solo erogatore di prestazione sanitarie ma diventa centro di prevenzione. Introdurre questa tecnologia innovativa ci riempie di orgoglio". La Colonscopia robotica è una tecnologia sviluppata da Endotics, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. "Una tecnologia nata dai limiti della colonscopia tradizionale – dice Giuliano Gorini, amministratore di Endotics – che poteva provocare dolore ma anche rischi di perforazione e contaminazione dovuta alla spinta della mano dell’operatore. Si tratta di un piccolo robot monouso che si guida con joystick simile a quello della play station. Il paziente senza anestesia, senza sedazione, può alzarsi e andare normalmente a casa".
Luca Bongianni