Mostra del tartufo, ecco il manifesto: "Omaggio alla pepita da record"

La 53esima mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato celebra il 70esimo anniversario della cavatura del tartufo più grande del mondo, trovato nel 1954 da Arturo Gallerini detto “Bego”. Una riproduzione di questo tartufo è esposta nel Mutart, il museo del tartufo delle colline samminiatesi.

94/A FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D'ALABA

Inizia la stagione del tartufo (Ansa)

Ogni mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato ha un’immagine che la contraddistingue e che ne vuole sottolineare il senso. Quella di quest’anno, giunta alla 53esima edizione, intende festeggiare il 70esimo anniversario della cavatura del tartufo più grande del mondo, che era un tartufo bianco di San Miniato: l’immagine che caratterizza quest’anno la mostra, la presenza in primo piano di un uomo inginocchiato accanto al suo cane: non un signore qualunque ma Arturo Gallerini detto “Bego”, il tartufaio che nel 1954 scovò nei boschi di Balconevisi il tartufo più grande del mondo; 2.520 grammi di pepita bianca che un commerciante di Alba decise di donare all’allora presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower. Di questo tartufo irripetibile è presente una riproduzione all’interno del Mutart, il museo del tartufo delle colline samminiatesi aperto da pochi mesi nel centro di San Miniato su iniziativa di Fondazione San Miniato Promozione. Bego e il suo cane Parigi, che troviamo nel manifesto della mostra mercatosono proprio quelli immortalati nel monumento al tartufaio che si può apprezzare nel centro di San Miniato.