CRESPINA LORENZANA
L’aiuto a chi è in difficoltà era la stella polare della sua vita. Fosse con le divise della Misericordia prima e della Croce Rossa poi o della protezione civile o con un semplice telefonino con il quale inviava messaggi sui gruppi social "Dannati della FiPiLi" per avvisare di code, incidenti, pericoli e problemi. Quella stessa FiPiLi che ieri si è inghiottita la sua vita, come quelle di altre decine di automobiloisti e motociclisti. Sandro Banchellini anche ieri – quando la Panda della Croce Rossa di San Giovanni alla Vena con la quale stava andando a Montecatini Valdicecina per aiutare nelle ricerche di nonna e nipotino travolti e scomparsi nella piena del torrente Sterza – era in divisa. Stava cercando di far ripartire la macchina in panne quando un furgone l’ha travolto e ucciso sul colpo. Ferito in maniera seria, ma non è in pericolo di vita, il cinquantaquattrenne sanminiatese M.F. che si era fermato vedendo l’uomo fermo e pensando avesse bisogno di aiuto.
Banchellini abitava a Latignano e nel 2011 aveva perso il fratello Andrea in un infortunio sul lavoro alla Ecoacciai di Gello di Pontedera. Aveva ideato e fondato il gruppo dei "Dannati della FiPiLi" di cui era coordinatore e uno degli amministratori. Grazie a lui e alle segnalazioni che ripostava sui vari social ha evitato a migliaia di automobilisti e camionisti di rimanere intrappolati nella superstrada che collega Firenze al mare. Un uomo – aveva 48 anni – che aveva al primo posto un solo verbo: aiutare. E per aiutare si può dire che sia morto sul campo visto che stava andando a dare il cambio a qualche collega volontario nelle ricerche dei dispersi di Montecatini Valdicecina. Una bella persona, come lo ricordano tutti nei vari messaggi e nei post.
"’Sandrino’, come veniva chiamato un po’ da tutti con grande affetto – le parole del sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci – era sempre pronto alla battuta e al sorriso per sollevare gli animi, in ogni frangente, nonostante la stanchezza. Aveva un’indole profondamente buona, era generoso, altruista, sempre disponibile. Un volontario che non smetteva mai. Siamo vicini alla sua famiglia e all’altra ’famiglia’, quella della Croce Rossa".
"Non ci sono parole per descrivere l’immenso dolore che stiamo provando – le parole della Cri di San Giovanni – Caro Sandro, con fierezza indossavi la divisa, sia della Cri e del gruppo Gva aiutando il prossimo. Hai sempre avuto una parola gentile per tutti, essere volontario per te significava donare un po’ del tuo tempo per chi rischia di non averne più". Sconvolti gli amministratori del gruppo "Dannati della FiPiLi" e amici di Sandro. Cordoglio alla famiglia anche dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e dalle consigliere coordinatrici di Lega e Movimento 5 Stelle Elena Meini e Irene Galletti. La salma è alla medicina legale per l’autopsia. La polizia stradale ha effettuato i rilievi dell’incidente. Indagato per omicidio stradale il conducente del furgone. Banchellini lascia il padre, il fratello Fabio e la sorella Giada.
gabriele nuti