GABRIELE MASIERO
Cronaca

"Nardini fuori dal Pd". I segretari di Capannoli chiedono l’espulsione

Inviata ancora una richiesta alla commissione provinciale di garanzia del partito. L’assessore regionale: "Sbagliare è umano, perseverare è diabolico".

"Nardini fuori dal Pd". I segretari di Capannoli chiedono l’espulsione

"Nardini fuori dal Pd". I segretari di Capannoli chiedono l’espulsione

Pisa, 2 luglio 2024 – I segretari del Pd di Capannoli hanno avanzato una nuova richiesta di espulsione dal partito per l’assessora regionale, Alessandra Nardini, i suoi genitori, e oltre una dozzina di altri dem iscritti sul territorio comunale. Il Capannoli-gate, dunque, non accenna a spegnersi. Il Pd nel Comune dell’Alta Valdera è esploso dopo aver scelto di candidare Barbara Cionini silurando la sindaca uscente Arianna Cecchini, che poi ha largamente conquistato il suo terzo mandato con una lista civica piena di ex dem.

Ora a Cionini, sostenuta anche da Alleanza Verdi Sinistra e Psi, sconfitta nelle urne e giunta dietro anche alla candidata del centrodestra, in consiglio comunale è all’opposizione della sua ex compagna di partito. Alessandro Bacherotti, segretario dell’Unione comunale dem di Capannoli, Alessio Maggini e Simona Salvadori, rispettivamente segretari dei circoli dem di Capannoli e Santo Pietro Belvedere, hanno chiesto quindi di nuovo alla commissione provinciale di garanzia del partito di estromettere dallo stesso Arianna Cecchini, Simona Giuntini, Federico Mangini e Alessandra Marianelli (cioè la sindaca e la sua giunta), ma anche Sabrina Bagagli, Paolo Carnesecchi, Filomena De Simone, Luciana Del Colombo, Filippo Fatticcioni, Anna Gemignani, Ivan Giannotti, Marco e Urbino Marinari, Alessandra Nardini e suo padre Giuliano, Enrico Palazzuoli, Luca e Marco Pratelli, Paolo Sartini, Emanuele Turchi, Franco e Gloria Vallini perché, si legge nel documento dei segretari dem capannolesi, "direttamente o indirettamente hanno sostenuto e tuttora sostengono tale lista civica in contrapposizione a quella del Pd".

Per ora gli organi ufficiali del Pd provinciale tacciono, anche se i rumors interni rivelano che la commissione di garanzia non farà le corse per entrare nel merito della vicenda, sostenendo che lo statuto dem è già chiaro e dice che chi si candida contro il Pd decade automaticamente dall’anagrafe degli iscritti sia per l’anno in corso che per quello successivo. Infastidito anche il Pd regionale: "A livello locale - sbotta il responsabile organizzativo Luca Sani – il partito farebbe bene a interrogarsi sul voto, piuttosto che proporre epurazioni. Sull’aspetto statutario le norme sono chiare e non servono altri commenti, il nodo però è politico e il Pd toscano ha già detto che non intende espellere nessuno. In democrazia contano gli elettori e quelli mi pare si siano espressi, a Capannoli, con grande chiarezza".

Durissimo anche il commento dell’assessora regionale: "Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Non mi vengono in mente altre parole per commentare la lettera di Bacherotti, Salvadori e Maggini. Chi si è reso protagonista della spaccatura della nostra comunità politica persevera con un atteggiamento tragicomico, tra l’altro dopo che il segretario regionale Fossi ha pronunciato parole pubbliche chiarissime sul fatto che la mia appartenenza al Pd non sia in discussione".

Quindi, conclude Nardini, dovrebbe andarsene chi guida il partito sul territorio: "Speravo che il risultato elettorale inequivocabile (Pd a Capannoli primo partito alle europee ma ultimo alle amministrative) avrebbe fatto recuperare lucidità e senno, almeno per riconoscere l’errore compiuto, prenderne atto e farsi da parte, permettendo così di ricostruire una comunità lacerata da una campagna elettorale vergognosa, giocata sul risentimento personale. Un modo di fare politica abominevole e per me questo sarà l’impegno principale, a tutti i livelli".

Gabriele Masiero