MARCELLO BAGGIANI
Cronaca

Natale Riapre il grande presepe e raccolta fondi

A San Romano la gigantesca rappresentazione compie 101 anni. Riaperta la cappella del santuario dopo il cedimento. Ma servono i lavori

Natale Riapre il grande presepe e raccolta fondi

Il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi e l’assessora regionale Alessandra Nardini hanno inaugurato a San Romano il monumentale Presepio artistico, che ogni anno viene allestito nel grande chiostro del Convento adiacente il Santuario. Rappresentazione, che lo scorso anno festeggiò i suoi cento anni. Non sono mancati novità e miglioramenti lungo tutto il camminamento. Una struttura, che amalgama tradizione e innovazione in ogni angolo dei suoi quasi trecento metri quadri di allestimento.

Un lavoro certosino che dura quasi due mesi e che vede impegnati molti volontari senza i quali il tutto non sarebbe realizzabile. Ma l’8 dicembre di questo anno ha avuto un sapore diverso sia per i fedeli sia per i visitatori poiché insieme al grande presepio, a distanza di un anno dalla sua chiusura per motivi di sicurezza, è stata riaperta alla comunità la fruizione della cappella del santuario della Madre della divina grazia. "Lo scorso mese di dicembre un rosone della cupola si staccò durante una funzione religiosa cadendo non molto distante da un fedele. Fortunatamente senza conseguenze. Un saggio sul soffitto decretò la necessità di un consolidamento generale. Questo anno è servito per studiare il tipo di restauro da fare e lo scorso settembre abbiamo appreso che il progetto sarà oneroso", spiega il parroco padre Francesco Brasa. La riapertura al pubblico dell’aula liturgica sarà garantita da un retaggio altamente resistente e dallo scarso impatto visivo. "Una situazione che ci vedrà impegnati a reperire la somma necessaria sia attraverso un bando della CEI sia attraverso istituzioni di buona volontà. I fondi del presepio dello scorso anno sono stati accantonati. Stessa cosa faremo con quelli di questo anno. Contiamo anche sul fundraising per reperire il necessario", conclude Padre Francesco Brasa.