ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Niente di simile in tutta Europa. Pomaia, un monastero da record

Scavato nella roccia in una cava abbandonata. Dopo 18 anni di pratiche burocratiche presentato il progetto. Terrazzamenti, piazzale e un parco. Monaci e monache mediteranno a 231 metri sul livello del mare.

Niente di simile in tutta Europa. Pomaia, un monastero da record

"Un tempio vuoto non serve. Il monastero dovrà essere un luogo per lo studio e al suo interno sarà importante avere una sala per il dibattito". Un incontro straordinario avvenuto nel maggio 2023 per l’associazione di monaci e monache Sangha Onlus con Sua Santità Dalai Lama, che pronunciò queste esatte parole rivolte al progetto del monastero tibetano di Pomaia, esempio unico in Europa di luogo di comunità monastica costruito ex novo. E primo esempio di monastero buddista in Italia costruito sulla roccia, come i templi in Tibet. Il momento presentato ieri in conferenza stampa a Santa Luce è cruciale dopo 18 anni di burrasche burocratiche all’italiana: adesso, da quella altura di Poggio alla Penna a Pomaia, dove una ferita che ha squarciato un luogo unico dall’aspra bellezza, in un paese che è, attraverso la presenza dell’istituto buddhista Lama Tzong Khapa, un riferimento spirituale, di studio e culturale del buddhismo tibetano, potrà ergersi il nuovo monastero.

Perché il progetto plana in fase definitiva e la gara di appalto sarà apparecchiata entro i primi mesi del nuovo anno. Il che significa che potranno iniziare i lavori nell’ex cava dismessa per il monastero che sarà culla per un centinaio di monaci e monache. Il progetto del nuovo monastero sulla roccia porta la firma dello studio Gau Arena dell’architetto Gino Zavanella. Attraverso modifiche di natura minima alla morfologia del terreno, è stato ricavato uno spazio per inserire il tempio e la piazza esterna che si troverà a quota oltre 231 metri. Il complesso monastico, in base al progetto architettonico, è è stato articolato in tre diversi terrazzamenti esistenti, dislocando su quello intermedio a quota 227 metri sul livello del mare, il tempio, la piazza e il monastero femminile, su quello più alto a quota 280 metri il monastero maschile e sul più basso, a quota 175 metri, le funzioni di accoglienza e servizio esterno.

Infine altri due terrazzamenti saranno destinati al Parco della Contemplazione e della Pace. Il tempio sarà costruito da un piano seminterrato e altri tre fuori terra, per un’altezza visibile da circa 18 metri: dal punto di vista estetico prevede elementi tipici dell’architettura tibetana, ricca di decorazioni. Nei giorni scorsi, secondo i rituali buddhisti, la collina dove nascerà il monastero (dopo aver già ricevuto la benedizione del Dalai Lama) è stato protagonista di una cerimonia di benedizione e consacrazione da parte del nuovo abate del monastero, Ghesce Thubten Chonyi.

Il rituale, molto complesso e articolato, è stato eseguito principalmente dove sboccerà da zero il tempio del monastero, con lo scopo di mantenere in armonia gli elementi e tutti gli esseri viventi che abitano nell’area. Qui ha preso vita il ‘Mandàla’, opera artistica tibetana creata con la sabbia, per chiedere simbolicamente il permesso alle Divinità del luogo di erigere il monastero. La struttura contribuirà allo sviluppo della saggezza, al dialogo scientifico, all’incontro fra sapienza e scienza di Oriente e Occididente, promuovendo la pace attraverso il dialogo interreligioso.