di Marcello Baggiani
Dopo l’incontro tenutosi a Montopoli, lo scorso venerdì, tra l’assessore regionale alla Istruzione Cristina Grieco, l’amministrazione montopolese, alcuni consiglieri regionale e, soprattutto, i genitori degli alunni, non si sono calmierate alcune polemiche. Dopo aver analizzato le risposte, alcuni genitori della classe 1A scuola primaria della frazione di Capanne, sono tornati a farsi sentire. Già dalle pagine di questo giornale avevano lamentato la criticità di un probabile accorpamento, con tanto di raccolta firme depositata, che nemmeno l’incontro con i preposti regionali ha scongiurato. Le linee guida emanate dal Ministero dell’Istruzione indicano nella data del 14 settembre prossimo il rientro in presenza nelle aule anche se permangono forti incertezze sulla composizione degli organici che si riflettono, di conseguenza, sui rischi accorpamenti. "Pericoli" vissuti con legittima ansia da parte di alcuni genitori della primaria facente parte dell’Istituto comprensivo Galileo Galilei; all’orizzonte vedono un calo di qualità nella didattica e tutta una serie di problematiche inerenti un numero alto di bambini nelle aule.
"Siamo contrari alla soluzione proposta – dichiara Valentina Di Gianni portavoce di alcuni genitori – Non capiamo come sia possibile preferire l’edilizia di base all’aumento dell’organico. Aumento che sembra esserci a livello nazionale".
Il sindaco Giovanni Capecchi palesò come anche l’Amministrazione comunale avrebbe voluto scongiurare classi troppo numerose ma allo stesso tempo anche il doversi attenere alle disposizioni e creare gli spazi appositi per garantire la ripartenza.
"Massimo rispetto per le azioni intraprese dalla nostra amministrazione comunale. Noi siamo solo contrari alla decisione di accorpare. Abbiamo avuto ben due appuntamenti telefonici con l’ufficio scolastico provinciale di Pisa che sarà in grado di darci risposte solo intorno alla metà del mese di agosto. Temiamo che sarà troppo tardi per attivarsi in caso di brutte notizie". Quella che non manca è la determinazione degli interessati nel proseguire la propria battaglia fino a che non saranno date loro notizie positive.
Le preoccupazioni godono purtroppo dell’aggravante, nonostante le rassicurazioni del primo cittadino, che secondo i sottoscrittori sarà difficile il rispetto della distanza a dispetto di tutte le misure di prevenzione per l’emergenza sanitaria in corso. "Non ci fermeremo qui – ancora Di Gianni -. Se sarà necessario recapiteremo la raccolta firme anche a Roma".