"Non è vero che i ragazzi sono indifferenti"

L'Assessore Francesco Mori descrive la sua giornata tra incontri istituzionali e dialogo con i cittadini. Coinvolge i giovani di Pontedera attraverso progetti come il 'Tavolo del Villaggio Scolastico' e il Youth Lab. La scarsa partecipazione dei giovani alla politica non indica disinteresse, ma necessità di un linguaggio più accessibile.

"Non è vero che i ragazzi sono indifferenti"

"Non è vero che i ragazzi sono indifferenti"

Assessore Francesco Mori può descriverci la sua giornata tipo?

"Quando esco da scuola, mi reco in municipio, per coordinare il lavoro dell’Ufficio Scuola e seguire le necessità dei vari plessi scolastici. Partecipo a riunioni di programmazione con i dirigenti scolastici, con realtà di impresa e Istituti di alta formazione. Dialogo con i cittadini. Ci sono riunioni pressoché quotidiane della giunta comunale".

Come coinvolgere i ragazzi nel territorio di Pontedera?

"In questi anni, con il sindaco, abbiamo aperto un tavolo di ascolto, il ’Tavolo del Villaggio Scolastico’ che riunisce i rappresentanti degli studenti nei consigli d’istituto delle scuole superiori. Tra i vari progetti, oltre alle tante iniziative della nostra biblioteca Gronchi, cito la valorizzazione di uno spazio di promozione dell’incontro rivolto ai giovanissimi da 14 a 19 anni al centro Poliedro, chiamato Youth Lab".

I giovani di oggi sono poco interessati alla politica?

"La poca partecipazione dei giovani alla politica non si traduce in disinteresse verso le questioni sociali e culturali. Se la politica si avvicinasse al linguaggio dei ragazzi, sarebbe in grado di cogliere le frequenze attraverso le quali provano a osservare il mondo. Qualcuno sostiene che i giovanissimi sono indifferenti e si preoccupino solo di sé stessi. Non credo sia così. Sui temi ambientali hanno una consapevolezza che la generazione dei genitori non aveva".